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Arrivano dal Giappone, dal Belgio e dagli Stati Uniti i vincitori della 19/a edizione dei Piolets d'Or, il più prestigioso premio dialpinismo a livello internazionale. La giuria, presieduta da Greg Child, ha comunicato le decisioni nel corso della serata svoltasi venerdì 15 aprile al Majestic di Chamonix.

Sono risultati vincitori i giapponesi Katsutaka Yokoyama e Yasushi Okada, che hanno aperto una nuova via (con uno sviluppo di 2.500 metri) sullaparete sud-est del Monte Logan (Canada), e la spedizione formata dai belgi Sean Villanueva, Nicholas e Olivier Favresse e dallo statunitense Ben Ditto, che sono stati impegnati su pareti vergini in Groenlandia.

«Tutti i candidati – ha dichiarato Greg Child – erano molto validi soprattutto per lo spirito con cui hanno affrontato le scalate. Ne sono emerse due che si sono distinte per il modo con cui hanno effettuato la salita, per l'affiatamento dei team e per le vie chesono il sogno di ogni alpinista». Per il presidente della giuria quella dei giapponesi e' stata «una spedizione alpinistica vera e propria su una grande montagna, con attenzione particolare ad ogni dettaglio», mentre quella belga-statunitense e' stata «una grande esplorazione, un viaggio complesso e una serie di salite in stile pulito».

I Piolets d’or sono iniziati rivolgendosi ai giovani. Mercoledì 13 aprile una cinquantina di ragazzi delle scuole della Valdigne, tra i sei e i quindici anni, accompagnati dalle guide alpine di Courmayeur, sono saliti in funivia fino ai 3.462 metri di punta Helbronner dove hanno calzato ciaspole, ramponi e sci per l'approccio con il mondo dell'alta quota e del ghiaccio.  Prima dell'escursione il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriard, ha inaugurato la manifestazione sottolineando che «Attraverso i Piolets d'Or si fa vivere la montagna ai più piccoli e a chi non la conosce».  

La kermesse è proseguita con un intenso programma di eventi, tra i quali la presentazione del nuovo bivacco Gervasutti al Freboudze, a cura del Cai Torino e la serata “alpinismo extra-ordinario” presentata da Kay Rush, giovedì sera al Jardin de l’Ange di Courmayeur. La guida alpina Francesco Civra Dano e lo snowboarder Davide Capozzi, entrambi di Courmayeur, hanno raccontato delle loro discese su pendii mai percorsi prima con sci e snowboard, di paura e soddisfazioni, dello studio meticoloso e dell’allenamento che precede le loro imprese. Tre interpreti delle “solitarie” sulle Alpi, Ivo Ferrari, Fabio Valseschini e Rossano Libera si sono quindi succeduti nel racconto di salite adrenaliniche e della loro personale ricerca interiore.

Sabato sera infine al Palanoir di Courmayeur la manifestazione si è conclusa con la consegna del Piolet d’or carrière a Doug Scott alla presenza di Walter Bonatti primo Piolet d’or alla carriera.
Nel corso della cerimonia, le amministrazioni comunali di Courmayeur (Valle d'Aosta) e Chamonix (Alta Savoia) hanno annunciato che proporranno che l'alpinismo venga riconosciuto come patrimonio dell'Unesco. La richiesta e' di inserire l'alpinismo nella lista – da poco introdotta – dei beni immateriali, "per l'apporto eccezionale all'arricchimento della cultura e della società".

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