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È stato ispirato nientemeno che dall’assessore regionale al Turismo Massimo Zanello in persona, che tempo fa esortò i responsabili istituzionali del Tiranese a colmare la lacuna dovuta all’assenza di un organismo di promozione e sviluppo del territorio a fini turistici nell’area che va da Teglio alle porte dell’alta Valtellina, passando per Aprica e sconfinando – nel punto più stretto della valle aduana – a nord con i Grigioni e a sud con la Valcamonica il Consorzio Turistico Valtellina Terziere Superiore. E’ quello che da statuto era e resterà Consorzio Turistico Media Valtellina, ma che ora ha assunto, nella nuova veste grafica, un nome più evocativo. L’ingegner Clotildo Parigi, presidente dell’organismo dalla sua istituzione, nonché vice in Comunità Montana di Tirano e assessore – manco a dirlo – al Turismo, va avanti per la sua strada come un carrarmato, paziente e inesorabile.



Pur non essendosi mai occupato prima di turismo in un anno di “pratica” si è fatto le ossa e ora ha le idee piuttosto chiare su cosa fare e come farlo. A qualche giorno dall’assemblea ordinaria dei soci, convocata per il 18 novembre, gli abbiamo chiesto alcune anticipazioni sui temi all’ordine del giorno della riunione.



Intanto un bilancio del primo anno: “Appoggiandoci ad un agente di viaggi avevamo predisposto alcuni pacchetti turistici e abbiamo avuto i primi tre-quattro gruppi, provenienti dal Bresciano e dal Bergamasco in occasione del 500° anniversario dell’Apparizione, le cui celebrazioni continueranno ancora per diversi mesi”.

È praticamente pronta una brochure generale di promozione del territorio e più avanti ne saranno realizzate tutta una serie di tematiche. Inoltre si sta stampando la cartina degli impianti di risalita e delle piste nel mandamento (Teglio e Aprica), comprese quelle di fondo (Villa di Tirano e Tirano), mentre sarà l’assessorato competente della Provincia a predisporre la cartina estiva.



Sul versante delle adesioni – finora gratuite- i soci sono attualmente un centinaio, tra i quali almeno un terzo operatori della ricettività; gli altri sono impiantisti, maestri di sci, ristoratori, commercianti e più in generale operatori commerciali o artigiani. Una decina i Comuni, ossia quasi tutti quelli del comprensorio, tranne Bianzone e Villa, che intendono comunque aderire, e Teglio, che tentenna.



Aprica, dal canto suo, ha già aderito da tempo e intende rimanere nel Consorzio, anche se ciò non impedirà al comune orobico di muoversi autonomamente sul mercato turistico con fini più mirati e una dichiarata maggior dovizia di mezzi. Cosa che del resto tenta di fare da decenni, seppure in forma non unitaria e con esiti alterni.

Le cose per il Consorzio tiranese si cominceranno a chiarire meglio già dall’assemblea del 18 novembre, nel corso della quale Parigi formulerà precise proposte di contribuzione, giacché da ora in poi non potrà più essere il solo ente pubblico a mettere i soldi. Per gli alberghi sarà proposta una quota base per tutti più un quid per posto letto e così anche per i Comuni si pensa di istituire un doppio criterio combinato tra numero di residenti e numero di esercizi commerciali.



La realizzazione più ambiziosa a cui Parigi intende però dar corso è un portale Internet di alto profilo, con possibilità da parte degli albergatori di ricevere direttamente le prenotazioni e interagire facilmente con l’utente, mentre da parte dei commercianti di esibire le loro vetrine e praticare il commercio elettronico. A tal fine è stato pubblicato mesi fa un bando e alcune ditte del settore presenteranno a breve le loro proposte. Il budget di spesa previsto è 50mila euro, 25mila dei quali stanziati dalla C.M. e altrettanti già deliberati dalla Regione.



Saranno cento posizioni iniziali, una per ciascun aderente, sia a quelli in grado di attivare da subito la gestione diretta del proprio spazio, sia a quanti avranno bisogno di un centro di smistamento delle richieste. Parigi non si fa illusioni: “Il progetto scelto sarà il migliore che ci verrà presentato, ma anche con ciò non è detto che funzioni; se camminerà, bene, altrimenti pazienza, ci avremo comunque provato”.



Collegato al portale c’è poi il discorso dello studio di pacchetti turistici e della loro commercializzazione. L’idea è quella di affidare questa parte essenziale e lo stesso coordinamento dello sportello web ad un gestore unico, che sia ovviamente agente di viaggi. Chi il presidente del consorzio abbia in mente per tale delicato compito non è al momento dato sapere.



Una volta pronta la macchina che si sta pazientemente assemblando – assicura Parigi – ci sarà spazio anche per le opportune azioni pubblicitarie e di comunicazione attiva sistematica delle iniziative verso i Media, altri tasselli necessari al funzionamento del complesso ingranaggio, ossia di complemento alla commercializzazione.



La guida del progetto sembra abbia il fisico del ruolo e il fatto che tutte le decisioni siano state prese (almeno fino a questo momento) dall’alto è probabilmente un vantaggio. Maggiore collegialità sarà verosimilmente richiesta d’ora in poi da parte degli aderenti, ma avranno diritto di farlo solo se davvero presenti, attivi e capaci. I contributi pubblici sono potenzialmente a disposizione, ma soltanto a condizione che i privati facciano la loro parte. Forse la debolezza del nuovo Consorzio Turistico Valtellina Terziere Superiore è proprio qui: nella mancanza di almeno qualche privato davvero forte e trainante.







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