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Sarà pubblicato sul numero di febbraio del National Geographic Magazine, il più vecchio e famoso mensile al mondo di geografia, natura e fotografia, un articolo dedicato al Parco Nazionale Gran Paradiso. L'articolo dal titolo Paradise Found (Paradiso trovato) è stato tradotto in 41 lingue in tutto il mondo per le diverse edizioni della rivista, con una diffusione di quasi 7 milioni di copie.

Parco Nazionale Gran Paradiso - foto di Stefano Unterthiner
Foto di Stefano Unterthiner tratta da https://ngm.nationalgeographic.com

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Nell'articolo il giornalista statunitense Jeremy Berlin racconta il suo viaggio nel Parco, avvenuto nell'estate del 2013, presentando il lavoro di conservazione svolto dal Parco e anche di coloro che vivono al suo interno. Il giornalista è rimasto entusiasta dei paesaggi e della wilderness vissuti in alta quota, e particolarmente colpito dal lavoro del servizio di sorveglianza e dei ricercatori. Supportato dall'Ente Parco, Berlin aveva infatti visitato tutte e cinque le valli dell'area protetta, in un vero e proprio tour de force insieme a guardaparco, veterinario, biologi e ricercatori che lo hanno accompagnato alla scoperta del primo parco nazionale italiano.

Parco Nazionale Gran Paradiso - foto di Stefano Unterthiner
Foto di Stefano Unterthiner tratta da https://ngm.nationalgeographic.com

Sono soprattutto le foto di Stefano Unterthiner, che proprio nel parco del Gran Paradiso ha mosso i primi passi da fotografo naturalista, a dare l’idea della ricchezza dei paesaggi della flora e della fauna di quello che viene definito “un’oasi arcadica in un continente affollato”, a poco più di un’ora di macchina da Torino. Laureato in scienze naturali a Torino, con un dottorato di ricerca in zoologia conseguito ad Aberdeen in Scozia, Stefano Unterthiner si è da sempre appassionato a ritrarre animali, spesso specie in pericolo, dando vita a progetti che lo hanno portato in giro per il mondo. Le immagini che illustrano l’articolo del National Geographic Magazine, al quale collabora dal 2009, primo italiano, nella storia della fotografia moderna, a pubblicare un servizio fotografico completo sulla prestigiosa rivista americana,  sono il frutto di un lavoro di due anni. Accanto a stambecchi e camosci ci sono la volpe, cui Stefano Unterthiner aveva dedicato uno dei suoi primi libri, «Fred – storia di una volpe di montagna», l’ermellino, il gracchio alpino e i paesaggi “incontaminati” che in ogni stagione Stefano Unterthiner fa scoprire ai lettori della rivista internazionale.

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Parco Nazionale Gran Paradiso - foto di Stefano Unterthiner
Foto
di Stefano Unterthiner tratta da https://ngm.nationalgeographic.com

Oltre alle copie cartacee l’articolo e le foto verranno diffusi anche tramite gli altri canali a disposizione del National Geographic, che è seguito da oltre 34 milioni di fan su facebook, 11 milioni su Instagram e 8 milioni su Twitter.
Il pubblico di tutto il mondo avrà quindi la possibilità di conoscere l'importante ruolo di salvaguardia e ricerca scientifica svolto dal Parco e ammirarne le sue bellezze immortalate dal fotografo nell'area protetta, disponibili sul sito del National Geographic in una pagina dedicata.

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