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Si è conclusa oggi, giovedì 30 novembre 2023, l’edizione numero 53 di ISPO, il salone internazionale dell’abbigliamento e attrezzatura per gli sport invernali di Monaco di Baviera.

O perlomeno va detto che questa era l’appropriata definizione della fiera che poteva valere fino a qualche anno addietro, perchè attualmente, all’interno dei padiglioni di Messe München, francamente di attrezzatura ne è rimasta veramente poca – in tutto il salone non c’è più una vera e proprio esposizione dedicata agli sci da discesa, alpinismo o fondo -; ma ISPO, di fatto, continua ad esistere, anche se in modi molto diversi rispetto al passato.

Ispo Monaco 2023

LA RINUNCIA DI ALCUNI MARCHI STORICI

L’evento Bavarese ha puntato sull’ampliamento del proprio focus tradizionale, allargandosi verso il padel, l’attrezzatura per il work out quotidiano, il fitness …solo per citare alcune novità, e ha deciso di cambiare date (già dal 2022 l’evento è stato anticipato dalla fine di gennaio alla fine di novembre). Tutti questi cambiamenti hanno evidentemente avuto delle conseguenze, perchè molti brand del settore sci alpino, e non solo, da alcune edizioni non espongono più e questa “diaspora” di marchi è proseguita anche quest’anno, coinvolgendo realtà importanti degli sport della montagna, tra le quali, a titolo d’esempio, player di primo livello come Scarpa e La Sportiva. Alcuni anni addietro, pre-Covid, non avevano partecipato Salomon, Atomic, Suunto, poi fu la volta di Salewa, Dynafit, Pomoca e a seguire l’intero mondo dello sci alpino, con la rinuncia anche del settore abbigliamento … Colmar, EA7… Evidentemente, il rapporto tra costi e benefici ha fatto propendere queste aziende verso la scelta della non partecipazione, perchè distributori, negozianti, supplier, nuovi clienti e mondo dei media, in quest’era post pandemica, possono dialogare e fare business anche attraverso altre modalità, reali e virtuali.

Stand Polartec a ISPO 2023

IL FUTURO DI ISPO?

Viene da chiedersi: di questo passo che ne sarà della fiera ISPO Münich nel corso dei prossimi anni? Visitandola anche quest’anno, noi abbiamo avuto la sensazione che seppur in modalità e con dimensioni diverse, la fiera valga ancora il biglietto per la Baviera e che molto probabilmente continuerà ad esistere. Forse potremmo ipotizzare che il suo maggior valore aggiunto, al momento, sia quello di costituire una piattaforma di incontri, all’interno della quale persone diverse, provenienti da tutto il mondo, possono condividere esperienze, know how, prospettive e naturalmente presentare prodotti. Basti pensare agli innumerevoli dibattiti che si sono svolti in questi giorni alla fiera di Monaco, incentrati sulle modalità che possano consentire di riconvertire sempre più il settore degli Outdoor Sports verso un sviluppo concretamente sostenibile, in cui prodotti e persone possano essere protagonisti di attività all’aria aperta che portino un bassissimo/nullo impatto ambientale.

la_munt_ispo_2023

E per fare ciò servono “ingredienti” sempre meno dipendenti dai combustibili fossili, unitamente ad aziende e designer che riescano a impiegarli in modo sostenibile nella realizzazione dei prodotti finali.

BUONE PRASSI DI SVILUPPO SOSTENIBILE DALL’OUTDOOR INDUSTRY!

  • Ocean Bound, Abandoned Bound Plastic – A ISPO Monaco abbiamo appreso che Helly Hansen sta sostenendo un progetto di raccolta della plastica in mare – Ocean Bound – che riguarda la fascia di acque compresa entro i 50 km dalla costa, un’area in cui i materiali dispersi si presentano ancora poco degradati e sminuzzati, per cui, una volta ripescati, risultano efficacemente riciclabili per nuovi utilizzi. Materiali che l’azienda norvegese sta impiegando nella linea di prodotti che presenta il suffisso Ocean Bound. Great!
    helly_hansen_ispo_2023
  • ReMOCA – Parlando con La Munt, il brand del Gruppo Oberalp nato nel 2021 che propone abbigliamento outdoor esclusivamente per donna, abbiamo scoperto il progetto ReMOCA, attraverso il quale, da filamenti di scarto ricavati dal processo di assemblaggio delle pelli sintetiche Pomoca per scialpinismo, in casa Oberalp sono riusciti a ricavare un’imbottitura 100% riciclata, leggera e con elevate proprietà termiche.
  • POWERTEC BIOLON – Presentando il tessuto Power Shield, nel corso di un media breakfast rivolto a giornalisti da tutta Europa, Polartec e il marchio scandinavo Houdini hanno rinnovato il loro impegno nell’abbattere il foot print dei propri prodotti, percorso che l’azienda statunitense e la realtà scandinava stanno intraprendendo già da alcuni anni. Biolon è una fibra di nylon di origine vegetale che fissa un nuovo standard di sostenibilità per i tessuti ad alte prestazioni quali Power Shield e Power Stretch che sono i primi ad incorporarla. Il carbon footprint di Biolon è inferiore del 50% rispetto al tradizionale Nylon.
  • We are Nature – Questo il claim scelto da Salewa per la nuova collezione di prodotti realizzati in e con la canapa: giacche, pantaloni, maglie per vivere il proprio tempo libero a contatto con la natura, indossando capi altamente funzionali realizzati con questa versatile componente naturale. Salewa ha attivato una vera e propria filiera, che parte dalla pianta raccolta fino alla creazione del filato da utilizzare nella produzione, il tutto rigorosamente ogm free, senza l’impiego di pesticidi e nel rispetto di un’etica che rispetti persone, lavoratori e ambiente.
    salewa_hemp_product
  • Nello spazio espositivo di Montura, a ISPO, abbiamo conosciuto la realtà di Anonima Torniture, progetto a quattro mani nato nell’estate 2021 nella zona di Valdobbiadene (Treviso), frutto di un’amicizia e di una passione comune per il legno tra Samuele “Isma” Pierasco e Matteo “Catta” Cattafesta. Passione nata per entrambi inizialmente come un passatempo: Samuele trova nella cantina di un parente un vecchio tornio costruito artigianalmente, decide di sistemarlo e di farlo suo. Mentre Matteo, nel laboratorio di un vecchio signore conosciuto per caso, impara ad usare un tornio a pedale dei primi del 900. Condividendo lo stesso concetto di forme e linee, ma soprattutto seguendo la stessa idea di lavorazione etica e sostenibile: il legno utilizzato è sempre di recupero perché nessuno dei due intende abbattere alcuna pianta per ricavarne legname. Attingono da ciò che già è caduto, morto, o tagliato da altri, così da dare una seconda vita e funzione a ciò che qualcun altro considera scarto, e poter sfruttare al massimo quello che offre la natura locale.
    Anonima Torniture

  • Rock Experience, azienda italiana specializzata nella produzione di abbigliamento outdoor, prosegue nel suo percorso Revolution Project, che da alcuni anni permette di realizzare giacche, pantaloni, fleece al 99% eco friendly, con imbottiture e tessuti ricavati dal riciclo di bottiglie in PET e materiali di scarto.
    rock experience a ispo 2023

Questi sono solo alcuni esempi di buone prassi che le aziende dell’Outdoor Industry hanno condiviso in occasione di ISPO 2023. Messaggi concreti e di peculiare importanza, che testimoniano come sia possibile imboccare la strada del cambiamento, verso uno sviluppo realmente sostenibile.

… ISPO 2024? Stay tuned!

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