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Camosci da corsa, quelli visti domenica 3 luglio 2011 sul Col Rodella dove, con la quinta tappa, si è conclusa la 13.a Traslaval. Stiamo parlando di Massimo Galliano, cuneese, e Viviana Rudasso, genovese, vale a dire i due magnifici trionfatori, protagonisti fino in fondo del Giro podistico della Val di Fassa, in Trentino.

L'ultima tappa era molto attesa, non tanto per la distanza, ma per il dislivello marcatamente impegnativo, 1000 metri! Sicuramente il panorama che si è presentato ai magnifici 470 che hanno tagliato il traguardo (380 erano gli agonisti e 90 i “camminatori”) è stato di incomparabile bellezza. Lassù sul Col Rodella, a 2400 metri di quota, la vista sulle affascinanti Dolomiti spazia tra il Gruppo del Sassolungo, il Gruppo del Sella, la Marmolada, solo per citare alcune delle montagne più famose, tutte a fare corona all’arrivo della Traslaval, un arrivo con uno splendido e unico “palco” naturale.

Giornata radiosa, cielo limpido e sole caldo, anche se in quota la temperatura era decisamente fresca, condizioni ideali per tutti, per affrontare i 10 chilometri che dopo la partenza da Campitello prevedevano una sgroppata fino a Canazei lungo la pista Marcialonga, dopodichè la gara cominciava ad entrare nel vivo.

Gli esperti annunciavano una gara tattica, e invece Massimo Galliano appena la salita ha iniziato ad impennare è partito a razzo “ammazzando” ogni tentativo di rientro degli avversari.

Al via, tra le donne, tutti hanno notato il nervosismo della leader Viviana Rudasso. Sulle sue gambe si notavano bene le conseguenze della caduta di sabato, e lei scaramanticamente non ha voluto fare nessun sopralluogo sulla temuta salita. È partita subito forte, con Ana Nanu dietro. Ha corso con un ritmo elevatissimo, sempre entro i primi 40 maschi il che è tutto dire, su una tale salita. Ha affrontato il Col Rodella come un camoscio, addirittura “salutata” dai fischi delle marmotte che popolano i prati in quota. Non ha mollato un attimo, e solo quando mancavano poche centinaia di metri al traguardo ha iniziato a temporeggiare ed aspettare la Nanu, un’autentica prova di forza la sua, poi la decisione di arrivare sportivamente assieme. E così è successo tra gli applausi. Il fotofinish oggi non c’era, stesso tempo per le due, 1h11’08, poi… per un piede la vittoria di tappa è stata assegnata salomonicamente alla Nanu, la vittoria della Traslaval è andata invece alla Rudasso.

La Traslaval 2011, come tutte le altre 12 edizioni precedenti, è stata un successo, con gli arrivederci al prossimo anno c’era già chi chiedeva dove si farà il prossimo tappone. Una risposta è certa, in Val di Fassa e sulle Dolomiti!

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