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L’alpinista altoatesino Simon Gietl è il vincitore del Premio Grignetta d’Oro 2016. La guida alpina della Valle Aurina è stata insignita del prestigioso riconoscimento fra gli applausi del Teatro della Società di Lecco, che ha raccolto appassionati di montagna e alpinismo provenienti da ogni parte d’Italia. La premiazione si è svolta venerdì 20 maggio.

Simon è stato ritenuto il “migliore” per la “visione” dimostrata con il suo alpinismo nell’ultimo biennio. I finalisti dello storico premio alpinistico, che si assegna a Lecco sin dagli anni Settanta, erano Jacopo Larcher, Simon Gietl, Alessandro Baù, Alex Walpoth, Luca Schiera.

Una giuria di alpinisti di caratura mondiale, composta da Anna Torretta, Silvio “Gnaro” Mondinelli, Mario Conti, Matteo della Bordella e il giornalista Andrea Gennari Daneri, si è riunita nella città lacuale, assegnando la vittoria a Gietl “per la completezza del curriculum, avendo salito vie di elevata difficoltà su tutti i tipi di terreni. Ha raggiunto un altissimo livello in ogni stile di scalata, spaziando sulle montagne di tutto il mondo, dall’Alaska, al Sud America, alle Alpi. Negli ultimi due anni ha aperto nuove vie su pareti mitiche come la nord dell’Eiger, poi liberata nei singoli tiri, e su altre meno note in particolare in Dolomiti, mostrando attenzione alla ricerca di linee vergini con uno stile pulito”.

“Il verdetto è arrivato all’unanimità – ha detto Mario Conti, presidente di giuria -. Naturalmente tutti i candidati erano di altissimo livello, ma Simon Gietl era quello che ci sembrava meglio rappresentare le caratteristiche del premio alpinistico Grignetta d’Oro”.

Simon Gietl, nato nel 1984, è guida alpina e vive in Valle Aurina. La sua frase più celebre è “Sentiti forte, ma non immortale”. “E’ un grandissimo onore per me essere qui e ricevere questo premio – ha detto Gietl -. I riconoscimenti sono importanti ma l’alpinismo la mia vita. Le montagne mi hanno attirato nel loro incantesimo “.

Tutti i finalisti hanno ricevuto in dono una piccozza forgiata e incisa da Grivel Mont Blanc e il vincitore un calco della Grignetta realizzato da Guido Cassin.

Nato in seno alla sottosezione CAI Belledo del CAI di Lecco come riconoscimento per i giovani, il Grignetta d’oro è ancora oggi un premio ricordato dagli alpinisti di fama mondiale che ne sono stati insigniti. Riproposto con successo lo scorso anno all’interno della manifestazione Monti Sorgenti dopo un periodo di interruzione, era stato vinto nel 2015 dal Ragno di Lecco Matteo della Bordella.

Il Grignetta d’Oro viene assegnato nell’ambito di “Monti Sorgenti”, una rassegna nazionale dedicata alla montagna, organizzata dal Club Alpino Italiano Sezione di Lecco e dalla Fondazione “Riccardo Cassin”. Si tiene ogni anno nel mese di maggio, con una settimana di eventi, mostre, serate e incontri.

Lecco è riconosciuta come una delle capitali mondiali dell’alpinismo. La sua storia, i suoi personaggi e la sua posizione geografica, centrale rispetto all’arco alpino, ne hanno fatto un punto di riferimento mondiale che ha come portabandiera Riccardo Cassin, riconosciuto, insieme ai suoi compagni, come padre fondatore dell’alpinismo moderno.

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