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Non più assistenza, ma sviluppo per la montagna. E’ in sintesi quello che Lido Riba, presidente dell’Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) Piemonte, chiede per le terre alte.

Il tutto nel contesto del secondo incontro di “Montagna, la sfida dello sviluppo”, organizzato dall’Uncem Piemonte. Più di duecento gli amministratori montani presenti a Cuneo, presso il Centro Incontri della Provincia, per discutere insieme delle prospettive di sviluppo della montagna.



All’incontro erano presenti Raffaele Costa, presidente della Provincia di Cuneo; Giorgio Ferraris, consigliere Regione Piemonte; Enrico Costa, vice presidente del Consiglio Regionale; Bruna Sibille, assessore regionale alla Montagna; Sergio Deorsola, assessore regionale al Decentramento e ai rapporti con gli enti locali; Lido Riba, presidente regionale Uncem ed Enrico Borghi; presidente nazionale Uncem.



L’Uncem Piemonte, ha fatto appello alla Regione perché intervenga attivamente nella nuova fase di rilancio della montagna: del resto il problema – così come sottolineato da Lido Riba – non deve essere più un allegato, bensì un elemento costitutivo del modello economico del Piemonte, basato sui punti strategici della sostenibilità ambientale e delle pari opportunità da riconoscere a tutto il territorio”.



Un ruolo più centrale per la montagna, che deve altresì prendere coscienza della propria importanza nel contesto moderno. Tuttavia ci sono dei problemi. Sono rappresentati dai servizi, inadeguati. Da un’economia che

ancora non è competitiva; fondamentalmente dalla mancanza di organizzazione, l’assessore Sibille ha assicurato che la Regione interverrà per lo sviluppo economico e la tutela ambientale della montagna attraverso un ruolo di coordinamento: “Le problematiche montane verranno portate e condivise al tavolo di ciascun assessore e molto verrà fatto in termini di prevenzione di difesa del suolo”.



Ascolta la dichiarazione di Lido Riba (Mp3)







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