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A Toirano, poco sopra l’uscita del percorso delle note grotte turistiche, alzando lo sguardo lungo la collina, si notano due slanciati cipressi che incorniciano un edificio addossato alla parete rocciosa. Si tratta del santuario rupestre dedicato a Santa Lucia, costruito all’ingresso di una delle ampie grotte che si aprono sulla valle del torrente Varatella.

Per sapere qualcosa di più di questo curioso e – come si legge spesso sulle guide turistiche – “pittoresco” luogo è utile una pubblicazione curata dal Gruppo Speleologico Cycnus, giunta recentemente alla sua terza edizione. La guida “Santa Lucia – La grotta, l’eremo, le tradizioni” racconta storia, curiosità e gli aspetti speleologici e paleontologici della grotta. Veniamo, così, a sapere che lo sviluppo della cavità misura circa 350 metri, e che, ancora nel 1996, è stato possibile esplorarne un cunicolo rimasto inviolato, e che gli scavi archeologici hanno rinvenuto tracce di frequentazione umana risalenti fino al Paleolitico. Purtroppo, invece, sono andate perdute molte delle concrezioni che adornavano le pareti, finite ad abbellire i giardini artificiali delle ville genovesi.



Del santuario abbarbicato alla roccia apprendiamo che la sua prima citazione documentata è contenuta in una bolla papale del 1519, che venne abitato da eremiti fino al XIX secolo e che l’impianto elettrico tuttora funzionante all’interno della grotta vi fu installato nel 1930. All’interno del presbiterio, rialzato rispetto al pavimento della grotta, sono conservate, protette da una grata, le due opere d’arte più importanti: l’altare e la statua della Santa, di scuola seicentesca genovese. Ma le notazioni più divertenti sono quelle dedicate al ricchissimo patrimonio di tradizioni e folklore legato al santuario, come la leggenda del passaggio della santa siciliana nella grotta o quella sulle presunte capacità taumaturgiche dell’acqua della sorgente alle spalle dell’altare. Dal passato riemergono, così, il ricordo della grandiosa fiera che si teneva a Toirano ogni 13 dicembre – festa della Santa -, l’usanza dei pellegrini di incidere o di tracciare il proprio nome sulle pareti interne della grotta (come testimoniano le centinaia di firme ancora leggibili), il passaggio (vero o romanzato) di visitatori più o meno illustri, da Ugo Foscolo ai militari genovesi in servizio in paese.



La pubblicazione testimonia come il gruppo speleologico toiranese non sia attento solo agli aspetti tecnici e scientifici dell’«andare per grotte», ma abbia sensibilità anche per la storia del paesaggio e delle montagne che esplora. In questo caso ci viene proposta anche una meta turistica particolare e affascinante. Roberto Chiesa ci racconta qualcosa di più dell’associazione: “Forse l’attività del Gruppo Speleologico Cycnus e, in generale, di tutti gli speleologi, è un po’ «oscura» alla maggior parte delle persone: solitamente veniamo dipinti come gli uomini e le donne che, nel tempo libero, vanno in grotta, al buio, al freddo, a strisciare nel fango… Speleologia vuol dire questo, è vero, ma è anche un modo di crescita, di confronto, di compagnia, di studio, di divulgazione. Si va in grotta per curiosità, per divertimento, per condividere esperienze forti con altri amici e per raccontare a chi non ci va cosa esiste là sotto, dentro la roccia. Vediamo l’acqua prima che esca dalle sorgenti, ne studiamo il percorso sotterraneo, leggiamo i vuoti creati dall’acqua nelle rocce. Il nostro gruppo, in particolare, porta avanti ricerche, studi ed esplorazioni nelle vecchie e nuove grotte del toiranese e di tanto in tanto, nel resto del Nord Italia, da soli o in collaborazione con altri gruppi italiani”.



Il “Cycnus” pubblica i risultati dei propri studi sulle riviste di settore, come il bollettino “I Cavernicoli”, ma anche “Speleologia”, la rivista nazionale della Società Speleologica Italiana. Il gruppo, oltre alla guida di cui abbiamo parlato, ha curato gli atti del quinto Convegno Speleologico Ligure, svoltosi a Toirano nel 2000.

Tra le iniziative del gruppo si possono ricordare numerose conferenze divulgative, il progetto di monitoraggio periodico della qualità delle acque delle fonti toiranesi condotto per conto dell’Amministrazione comunale, corsi di speleologia di vari livelli.



Info:



Gruppo Speleologico Cycnus

Via Parodi, 31

Toirano

gscycnus@yahoo.it





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