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Max Carca, il capo allenatore della squadra italiana maschile di Coppa del mondo di sci, preosegue il suo tour in sudamerica, tra Argentina e Cile. Ha vissuto a stretto contatto con il gruppo dei gigantisti che fra un paio di giorni concluderanno anche per quest’anno la loro esperienza a Ushuaia e si sta spostando a la Parva per proseguire il lavoro con i velocisti.

“Come sempre è stato un camp molto proficuo – spiega il tecnico piemontese -. A metà periodo le condizioni delle piste sono diventate un po’ più difficili ma siamo riusciti a lavorare ugualmente bene. Fortunatamente l’ultima settimana le cose sono migliorate sia in gigante che in slalom. Disponiamo di un gruppo eterogeneo, per esempio Manfred Moelgg è dal 2004 che viene in Argentina, mentre Simon Maurberger e Tommaso Sala erano alla prima esperienza. I ragazzi sono un po’ stanchi, come è logico che sia, complessivamente alla fine della trasferta avranno 18-19 giorni sugli sci, un buon bottino. Abbiamo insistito individualmente su certi aspetti tecnici e tattici dove eravamo carenti. Soprattutto ci siamo concentrati sui cambi di ritmo, le porte lunghe e continueremo a farlo anche nelle prossime settimane”.

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A Ushuaia ha lavorato a pieno ritmo anche il nuovo allenatore responsabile delle discipline tecniche Steve Locher. “Il suo inserimento procede bene, dal feedback ricevuto parlando con i ragazzi le sensazioni sono positive. Cercavamo un allenatore deciso, lui non è di molte parole ma sa farsi capire e tecnicamente ha portato delle novità interessanti”.

Ora Carca viaggia verso La Parva, dove sono impegnati i velocisti. “La pista è in buone condizioni, i ragazzi hanno fatto tre giorni di discesa su manches di circa 1’12”, la neve è dura e richiede intensità. A breve è prevista una giornata di scorrevolezza, nei prossimi giorni faremo supergigante, mentre  nel periodo finale di Valle Nevado ci concentreremo maggiormente su curve e tecnica”.

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