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La nuova amministrazione aprichese non si concede tregua in alcun settore e inserisce un tassello dopo l’altro nel mosaico che rappresenterà la realtà turistica di domani, in continua evoluzione.
Va nel senso dell’innovazione l’adesione al Progetto Alta Rezia per la mountain bike, che ha già prodotto risultati importanti in alta Valtellina e nel resto del grande comprensorio centro-alpino omonimo.

Il progetto è stato presentato dall’assessore al Turismo e Sport Giancarlo Stampa, coadiuvato da alcuni organizzatori e tecnici dello sport sulle due ruote fuoristrada. All'assemble pubblica hanno partecipato anche i responsabili di Alta Rezia, Fadri e Darco Cazin, padre e figlio, promoter del comprensorio alpino che ingloba Engadina, Livignasco, Bormiese, Poschiavino e – adesso – Aprichese.

Darco, in particolare, ha spiegato molto efficacemente la strategia del consorzio, che come si diceva, essendo partito nel 2003, è ben rodata ed ha già portato risultati tangibili per località come St. Moritz, Livigno, Bormio e Poschiavo, collocando l’Alta Rezia ai primi posti nel mondo in quanto a destinazione turistica per gli amanti della mtb.
Un primo percorso orobico dovrebbe andare dalla Magnolta (m. 1.875) al Passo Veneròcolo (m. 2.314) attraverso la G.V.O., con rientro dalla Val di Campo, il Lago Belviso e l’omonima valle a ovest di Aprica.

Quanto alle manifestazioni, a fine agosto ci sarà la prima edizione del Raduno mtb Trivigno, impostata su tre giornate, dal 31 agosto al 2 settembre, con la partecipazione dell’aquilonismo acrobatico di “Vento Zero”, esibizioni di trial bike, serate musicali e, ovviamente, piaceri eno-gastronomici. Vedere per il dettaglio www.tonyservice.biz.

A sentire i numeri dell’attività MTB in Alta Rezia c’è da rimanere sorpresi: 2.400 km di percorsi registrati con il GPS (ma molti ancora da “scoprire” e registrare), scuole in ogni località, decine di “bike scout” (maestri), strutture specifiche (bike hotel, mezzi di trasporto), manifestazioni (Bernina Night Ride, ecc.), competizioni ad altissimo livello, ecc.

Lo sport della mountain bike organizzato, a scanso di equivoci, fa sua del resto una nétiquette tale da farne un’attività rispettabile anche dal punto di vista ambientale. Non per nulla sono partner di Alta Rezia, oltre ad enti comprensoriali come le Comunità Montane (Alta Valtellina e Tirano), Comune di Livigno ed Engadina, proprio il Parco nazionale dello Stelvio e ora il Parco regionale Orobie Valtellinesi.
Tra le principali regole dettate dall’IMBA (international Mountain Bike Association) e fatte proprie dai praticanti ad ogni livello ci sono infatti il percorrere esclusivamente sentieri tracciati, il non lasciare tracce, il mantenere in ogni situazione il controllo del mezzo meccanico, il cedere il passo agli escursionisti a piedi, il non disturbare la fauna locale, il pianificare le azioni.

Scopi di Alta Rezia (e ora della new entry Aprica), quelli di contribuire a far conoscere il territorio o a riscoprirlo, ripristinare vecchi sentieri abbandonati, organizzare eventi e fare promozione. In sostanza dare supporto al turismo e all’economia montana attraverso la creazione di specifici servizi per la pratica di un’attività ludico-sportiva che può anche essere ardita, ma che non ha obbligatoriamente nulla di estremo ed è gradita da decine di milioni di persone nel mondo.

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