Select Page

Ai piedi delle Dolomiti del Sella, tra le vallate ladine Gardena, Badia e Fassa, dalla nota maratona Sellaronda Hero viene declinato il progetto Hero Gravity Tour, che prevede l’istituzione di cinque tracciati dedicati agli amanti della discesa e delle sensazioni adrenaliniche. 

Il mondo gravity, ovvero tutto ciò che riguarda la mountain bike con la ruota anteriore in giù, rivolta verso valle, raccoglie tutti gli amanti del freeride che amano l’adrenalina di una discesa in single track, tra cunette naturali e curve paraboliche, tra salti improvvisati e derapate mozzafiato. Per la pratica di questa disciplina servono bici specifiche dall’assetto downhill e abbigliamento inconfondibile per colori e accessori, tra cui numerose protezioni agli arti. Con l'intento di raccogliere lo spirito di questo popolo nomade, sempre alla ricerca di nuove location, gli organizzatori di Sellaronda Hero annunciano la novità 2014 con l’iniziativa Hero Gravity Tour. Andiamo a scorprirne tutti i dettagli.

Discesa in mountain bike tra le Dolomiti
Foto Doriano Brunel, archivio Fassa Bike

2.700 metri di adrenalina
Il progetto si concretizza in un paio di numeri: 20 chilometri di discese in single trail per un totale di 2.700 metri di dislivello da percorrere a rotta di collo. In Hero Gravity Tour sono coinvolte le quattro valli che gravitano sul gruppo del Sella e che hanno identificato in alcuni impianti di risalita gli “spot” (così i freerider chiamano i luoghi dove praticare gravity) della nuova proposta.

In Val Gardena, per esempio, si inizia con il “Ciampinoi” Freeride, una discesa che parte da Ciampinoi (2.140 m) e si conclude a Selva Val Gardena (1.600 m) per un totale di 2.700 metri di sviluppo con 550 metri di dislivello. Proseguendo in senso orario arriviamo in Alta Badia con il Single Trail “Frara” da Passo Gardena (2.121 m) a Colfosco (1.645 m) lungo un sentiero di 3 chilometri e 470 metri di dislivello. Nella parte veneta del Sellaronda Hero Gravity Tour due sono le proposte. La prima si basa sul Single Trail “Bec de Roces”, splendida discesa da Bec de Roces (2.160 m) ad Arabba (1.600 m) con 3.300 metri di sviluppo e 510 metri di dislivello. La seconda alternativa è il Single Trail “Pordoi” che parte dal Passo (2.239 m) e si conclude a Pont de Vauz (1.839 m) per una lunghezza totale di 2.700 metri e 385 metri di differenza. Infine la Val di Fassa con la proposta più lunga grazie al “Belvedere” Freeride di ben 7 chilometri e 800 metri di dislivello, che inizia dal Passo Pordoi /Col dei Rossi (2.383 m) e si conclude a Canazei (1.440 m).

Passaggi spettacolari tra le Dolomiti in mountain bikeFoto Doriano Brunel, archivio Fassa Bike

Gli impianti di risalita
Gli spot della proposta Hero Gravity Tour sono integrati tra loro grazie alla fitta rete di impianti di risalita che circonda il gruppo del Sella. Questo consente ai freerider di effettuare i trasferimenti da una discesa all’altra utilizzando funivie e seggiovie che sono aperte nel periodo estivo. Va ricordato che i titolari e gestori degli impianti di risalita non sono responsabili dei tracciati di discesa, ma solo trasporto da valle a monte delle persone e della loro bici.

Piz Enduro TOUR
In questi ultimi anni il mondo gravity è stato oggetto di numerose evoluzioni, tanto che il settore “enduro” è cresciuto fortemente. Trasferimenti che coniugano l’utilizzo di impianti di risalita a lunghe pedalate sulla propria mountain bike per raggiungere lo “spot” da cui buttarsi in discesa. Integrato nella proposta Hero Gravity Tour ecco l’emozionante tracciato da fare in stile Enduro con partenza da Badia e salite alternate a discese attraverso l’altipiano di Piz la Ila, Piz Sorega, Bioch fino a Colfosco. Un totale di 48,7 chilometri (38,4 km senza impianti di risalita) con 3.480 metri di dislivello di cui 800 da pedalare in salita, da percorrere in 5/6 ore.

Emozioni tra le Dolomiti in mountain bike
Foto Doriano Brunel, archivio Fassa Bike

La sicurezza prima di tutto
Chi pratica freeride in mountain bike sa bene che si tratta di una disciplina con una forte componente di rischio: le cadute sono all’ordine del giorno e molto spesso sono dovute a manovre sbagliate dello stesso biker. Pertanto chi decide di scendere in uno dei tracciati di Hero Gravity Tour lo fa sotto la propria responsabilità. È per questa ragione che i quattro comprensori alpini invitano i freerider e gli appassionati di enduro a dotarsi di protezioni (casco, ginocchiere, para gomiti e tutto quanto utile alla salvaguardia della persona), oltre a mantenere un comportamento in bici in grado di avere sempre un controllo totale del proprio mezzo.

Share This