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Con l’inizio del periodo caldo è naturale che la bella stagione si faccia sentire anche in cucina. I piatti ricchi dell’inverno lasciano il posto a quelli più semplici e leggeri. La frutta cambia per adeguarsi al mutato scenario della natura in pieno fermento. Dalle odorose e gustosissime fragole ai lamponi dal sapore fragrante, ai mirtilli di colore blu scuro, tutto della natura ci dice che è iniziato il più ricco periodo dell’anno, tutto è un invito prepotente a preparare freschi e saporiti dessert. Per poco ancora, in attesa della loro imminente maturazione, dobbiamo accontentarci di quelli coltivati. Uno dei primi è la fragola. Nel lontano 1623 è arrivata in Francia la fragaria virginiana; successivamente, nel 1712, fu importata dal Cile la fragaria chiloensis, anch’essa con frutti molto grandi. Iniziarono così le prime ibridazioni, dalle quali sono nate le fragole che ancor oggi deliziano le nostre tavole. In quell’epoca le donne francesi si procuravano le fragole dai contadini e si deliziavano nel mangiarle con zucchero e panna, proprio come si fa oggi. Lo stesso Luigi XIV, il re Sole, aveva una grande passione per le fragole, al punto di farle coltivare nei giardini di Versailles.

arrivano le fragoline!Ma le più ricercate e apprezzate – certamente non importate – sono le fragoline di bosco, che crescono spontaneamente nelle radure boschive, ai margini dei prati e in generale intorno agli affioramenti rocciosi. Nei dintorni di Aprica se ne possono cogliere cestini. Nei negozi specializzati si trovano ormai tutto l’anno, ma la stagione in cui si ha la maturazione naturale è la tarda primavera – estate. Sono molto delicate ed è consigliabile mangiarle subito per deliziare al meglio il palato, ma possono essere conservate in frigo, senza lavarle. Questi invitanti frutti sono anche utilizzati dall’industria, grazie alle loro qualità di fragranza, compattezza e agevole conservazione. È per questo che si possono gustare anche nei mesi invernali, quando il prodotto fresco si trova solo a prezzi iperbolici. Le fragole sono molto ricche di vitamine A e C, superiori alla quantità presente negli agrumi (un etto di fragole contiene in media 60 mg. di vitamina C), zuccheri, fosforo, calcio, ferro, pectine, sali minerali e preziosi acidi organici, buona quantità di fibre, poche calorie e niente grassi. Hanno proprietà nutrienti, rinfrescanti, astringenti, diuretiche, antiuriche, antigottose e sono un alimento di notevole valore per la benefica azione depurativa del sangue. Solo in alcuni casi la fragola può provocare, in persone predisposte, fenomeni allergici. Essa è pertanto vietata a pazienti già affetti da eczema e orticaria, è sconsigliata ai diabetici, va usata con cautela nelle forme di ulcera, gastriti e coliti. Il succo è un ottimo rimedio per le scottature, viene usato in cosmesi per la sua azione rivitalizzante e schiarente, con funzione anche astringente sulla pelle, che rende fresca e vellutata.

Il lampone nasce spontaneamente nei boschi delle montagne di quasi tutta l’Europa e dell’Asia e viene coltivato invece negli Stati Uniti. In Italia è presente in abbondanza sulle Alpi ed è quindi assai comune allo stato selvatico. I lamponi vengono anche coltivati e si trovano sul mercato tra luglio e ottobre. Hanno un colore rosso chiaro, un sapore dolce, ma acidulo e un caratteristico profumo. Sono utilizzati freschi, ma spesso per ottenere marmellata e per preparare succhi dissetanti, o dopo fermentazione alcolica dello zucchero, una sorta di vino con una gradazione alcolica di circa 4,5°. I lamponi si deteriorano facilmente e vanno quindi consumati subito dopo la raccolta o l’acquisto. Il lampone è tonico, depurativo, diuretico, rinfrescante; contiene molta vitamina C e sali minerali. È adatto anche ai diabetici. Per le donne è l’ideale: rende la pelle sana, liscia e vellutata.

L’altro nobile frutto di bosco è il mirtillo. Con le sue bacche si fanno conserve molto apprezzate ed utili ai malati di forme intestinali. È risaputo che migliora la vista, ma è anche antisettico e antisclerotico, dissolvente urico e protettore delle pareti intestinali dei dispeptici e degli obesi. Benefici effetti si vedono anche nelle malattie reumatiche e nella cura dei catarri bronchiali e della tosse. Frutti deliziosi e tentatori, dunque, che ci inducono a grandi scorpacciate in casa, o meglio, nei domenicali pic-nic, all’ombra di boschi odoranti di resina e di rugiada: un piacevole ritorno alla natura genuina che val bene un soggiorno in montagna nell’imminente periodo giugno-luglio, cosiddetto di bassa stagione. Tra l’altro il più bello dal punto di vista floristico.





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