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Ha preso il via il ciclo di attività  che caratterizzeranno “Tolmezzo Città Alpina dell’Anno 2017”, riconoscimento che ogni anno viene conferito alle città dello spazio alpino che si distinguono per lo sviluppo sostenibile e per l’impegno nell’attuazione della Convenzione delle Alpi, trattato internazionale sottoscritto nel 1991 dagli otto Paesi alpini (Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Slovenia e Svizzera nonché dalla Comunità Europea) che ha come obiettivo una politica comune per tutto l’arco alpino. La città carnica ha ricevuto il testimone lo scorso 28 aprile dalla slovena Tolmino, Città Alpina per il 2016, ma prima ancora altre rinomate località alpine come Chamonix (CH), Annency (F) e Maribor (SLO) hanno potuto fregiarsi del riconoscimento.Per l’anno in cui è detentrice del titolo, Tolmezzo ha predisposto un programma di interventi e di manifestazioni che si dipana principalmente in quattro direzioni (ambiente, cultura, sport ed enogastronomia) con importanti implicazioni turistiche.

Ambiente – La principale sfida in campo ambientale eÌ€ la riqualificazione di un importante spazio urbano come Palazzo Linussio, dismesso come caserma Cantore, per il quale eÌ€ previsto un futuro con finalitaÌ€ culturali, produttive o turistiche.
Un secondo ambito riguarda la riqualificazione di una zona del Fiume Tagliamento, attualmente oggetto di degrado. Il progetto è denominato Golena Blu e coinvolge studenti di tutta la regione in una sorta di laboratorio all’aria aperta.

Ancora gli studenti sono coinvolti nel progetto Scuola in quota che mira a garantire un futuro all’amore per la montagna. Scolaresche di pianura e di città andranno a lezione in malghe e rifugi con guide naturalistiche. L’obiettivo è creare nuovi ambasciatori della montagna.
Al centro di Tolmezzo Città Alpina dell’Anno 2017 c’è anche un grande lavoro di manutenzione e di sistemazione della segnaletica dei sentieri alpini, una rete che sarà mappata capillarmente e costituirà la base per la pubblicazione di un libro-guida fondamentale per la pratica del trekking. Intanto, il 4 giugno, la cittadina carnica ospiterà Tolmezzo Campo Base – Rifugi in Città che vedrà riuniti i gestori di rifugio di Assorifugi: un’occasione per collegare idealmente e concretamente fondovalle e quota. Una primissima edizione che, oltre a lanciare la novità del primo timbro del Girarifugi in un luogo che vuol essere appunto “campo base” per raggiungere altre mete (i rifugi alpini per l’appunto), avrà anche l’onore di ospitare Nives Meroi e Romano Benet di ritorno dalla loro ultima impresa: sono infatti la prima coppia ad aver scalato insieme tutti gli “ottomila”, le 14 montagne più alte al mondo.

Cultura – Il programma culturale prevede nuovi allestimenti al Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo, per valorizzare l’ampia collezione etnografica esposta, chiave d’accesso per comprendere la Carnia. Frattanto ha preso il via e dureraÌ€ fino al 22 giugno Cattedre Ambulanti, ciclo di otto appuntamenti in vari comuni della Carnia per approfondire la conoscenza su orsi, piante officinali, biodiversitaÌ€, coltivazione di piccoli frutti.
Ad ottobre è la volta di Leggimontagna il Premio di letteratura di montagna istituito nel 2002 dall’Asca, associazione che coinvolge diverse realtà culturali della Carnia, e che per il 2017 ospiterà lo scrittore Erri de Luca. I primi giorni di dicembre sarà la volta del Premio Cortomontagna, una sezione di Leggimontagna dedicata esclusivamente ai cortometraggi, che ha come tema “ Montagna dal vivo” e mira alla creazione di un video che esprima e racconti come l’autore vive e interagisce con l’ambiente montano, dal punto di vista che più lo rappresenta; in questo caso l’ospite d’eccezione sarà il direttore della fotografia Dante Spinotti, nativo di Tolmezzo.

Sport – In attesa dei campionati del mondo di deltaplano, che Tolmezzo ospiteraÌ€ nel 2019, in ambito sportivo si segnala la Carnia Classic, nel nome del gemellaggio tra Monte Zoncolan e Monte Fuji, preceduta da otto giorni di eventi e gare, dal podismo alla mountain bike.

Enogastronomia – Tutte le iniziative di Tolmezzo CittaÌ€ Alpina dell’Anno 2017 si intrecciano con feste, sagre ed eventi ormai consolidati da anni nel palinsesto delle manifestazioni carniche e che quest’anno assumeranno una valenza internazionale, come Gusto Carnia, che dal 26 maggio al 26 settembre in 6 incontri vedraÌ€ impegnati i cuochi delle cittaÌ€ alpine estere, per scambi di sapori e tecniche di cucina. Il Filo dei Sapori delle Alpi eÌ€ la mostra mercato dei prodotti di qualitaÌ€ della Carnia, che ospiteraÌ€ per la prima volta anche quelli delle cittaÌ€ alpine straniere, con l’obiettivo di diventare un mini Expo dell’agroalimentare di montagna.

E ancora la Festa della Mela a settembre, il 12 agosto la camminata Tolmezzo-Monte Coglians, vetta più alta della regione, mentre il 19 agosto il Concerto delle Alpi porterà a Tolmezzo la prestigiosa Gustav Mahler Jugendorchester.
Il titolo di CittaÌ€ alpina dell’anno viene assegnato annualmente dall’Assemblea dei soci dell’associazione omonima. Tutte le cittaÌ€ comprese all’interno del perimetro della Convenzione delle Alpi possono candidarsi al titolo. Durante l’anno della CittaÌ€ alpina vengono organizzate almeno tre manifestazioni internazionali e realizzati due progetti sostenibili.
La Convenzione delle Alpi eÌ€ un trattato internazionale sottoscritto nel 1991 dagli otto Paesi alpini: Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Slovenia e Svizzera nonché dalla ComunitaÌ€ Europea. Ha l’obiettivo di garantire una politica comune per l’arco alpino e un coordinamento internazionale degli interventi in un territorio complesso dove i confini sono determinati da fattori naturali, economici e culturali che raramente coincidono con le frontiere degli Stati nazionali.

Capoluogo storico della Carnia, Tolmezzo eÌ€ situata nella media valle del fiume Tagliamento. Vanta importanti vestigia storiche risalenti fino all’epoca del Patriarcato di Aquileia. Un tempo cittaÌ€ fortificata, presenta un centro storico che conserva le tracce dell’impianto urbano quattrocentesco con palazzi e vie porticate, dal quale si puoÌ€ raggiungere con una passeggiata di mezz’ora la Torre Picotta, eretta nel Quattrocento in posizione elevata per far fronte alle invasioni dei Turchi. Del sistema difensivo medievale faceva parte anche il Castello patriarcale di cui restano poche tracce visibili sul pianoro soprastante la cittadina, chiamato proprio Pracastello, dal quale si gode un panorama che spazia dalle Alpi Carniche e fino alle Dolomiti friulane.Tra i siti piuÌ€ rilevanti il settecentesco Duomo di San Martino e il Museo carnico delle Arti e Tradizioni popolari, uno dei piuÌ€ importanti musei etnografici dell’arco alpino, dove sono ricostruite intere stanze provenienti da abitazioni private e sono raccolti centinaia di oggetti, mobili, attrezzi da lavoro risalenti fino al Settecento, quando la Carnia era uno dei maggiori centri di produzione tessile d’Europa grazie soprattutto a Jacopo Linussio, il celebre imprenditore che riusciÌ€ a dare vita a tre importanti stabilimenti tessili in Carnia. La sua esperienza eÌ€ considerata straordinaria per l’epoca, non solo per il numero di persone impiegate, che superava le 30.000, ma anche per le capacitaÌ€ innovative sia nella produzione sia nell’organizzazione del lavoro. La storia mette in luce proprio alcuni aspetti della produzione di tessuti molto simili a quello che noi oggi conosciamo come “jeans”. La storia di Tolmezzo eÌ€ inoltre fortemente intrecciata con il Corpo degli Alpini, avendo ospitato per oltre un secolo e a piuÌ€ riprese importanti distaccamenti di penne nere, con ricadute significative sul tessuto economico della cittaÌ€.

Meritano una visita i dintorni della cittadina, a cominciare dal borgo di Illegio, situato in una conca circondata da una corona di monti di rara bellezza. Nella bella stagione il borgo diventa sede di importanti Mostre d’Arte sacra Internazionale. Recenti scavi archeologici hanno messo in luce il sito paleocristiano di San Paolo (IV-V secolo) – la piuÌ€ antica chiesa rurale d’Italia, fortificazioni di epoca medievale e resti delle dimore dei castellani, oggetto ancora di indagine.

La Pieve di San Floriano, inizio del IX secolo, domina la valle dall’alto ed eÌ€ raggiungibile seguendo un sentiero tra prati e boschi. Dal centro cittadino si dipartono percorsi escursionistici verso il Monte Strabut, al Rifugio Cimenti – Floreanini, al Monte Amarianutte, all’altopiano di Curiedi.

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