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Vogliamo proporvi un’alta via poco frequentata che partendo da Pila, la stazione alpina appena sopra al capoluogo valdostano, in 6 giorni permette di percorrere alcuni dei valloni più selvaggi e pittoreschi del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Il percorso costeggia deliziosi laghetti, severi ghiacciati e permette di avvicinare stambecchi e marmotte nel loro habitat. Nella seconda parte dell’itinerario si possono ammirare vette che sfiorano i 4000 metri percorrendo alcuni dei più classici sentieri del Parco.

Il trekking richiede buon allenamento alla fatica, la capacità di muoversi su terreni non sempre segnati da buoni sentieri e un’attrezzatura da escursionismo. Per i meno esperti è consigliabile ricorrere all’assistenza di una guida alpina. La stagione migliore va dalla metà di luglio alla fine di agosto.



Primo giorno: Pila – Rifugio d’Arbolle

Da Pila (cabinovia da Aosta) si prende la seggiovia Chamolé da cui in breve al lago di Chamolè, 2311 m, valicato il colle omonimo, m 2641, si scende al rifugio d’Arbolle (tel 0165 50011), sulle rive del lago a 2497 m, che porta lo stesso nome (ore 2,30).



Secondo giorno: Rifugio d’Arbolle- Col d’Arbolle- Colle di Laures- Gimillan

Questa tappa impegnativa percorre una regione costellata di meravigliosi laghetti morenici, ai piedi dell’imponente piramide dell’Emilius.

Dal rifugio si sale al Colle d’Arbolle (3154 m, ore 2), superando il lago Gelato, 3154 m, ci si abbassa nel Vallone di Laures, in vista degli omonimi laghi e si risale verso il Colle di Laures (3036 m, ore 1,30). Vista grandiosa sul gruppo del Gran Paradiso. Si percorre tutto il Vallone di Grauson incontrando i pittoreschi laghi Lussert fino a giungere al piccolo villaggio di Gimillan, frazione di Cogne (1787 m, ore 2,30).



Terzo giorno:Valnontey- Rifugio Vittorio Sella

Dopo aver riposato in uno dei villaggi di Cogne. Si sale a Valnontey (1686 m), dove non si deve perdere il giardino botanico Paradisia.

In tre ore di comoda mulattiera si raggiunge il Rifugio Vittorio Sella al Lauson (2584 m). Un tempo era la casa di caccia del re Vittorio Emanuele II, oggi è un piacevolissimo alberghetto in quota gestito con passione dalla famiglia Mapelli (tel. 0165 74….). Nei dintorni è facilissimo avvistare stambecchi, camosci e marmotte. Molto consigliabile al tramonto l’escursione al vicino laghetto (20 minuti) spettacolare la vista sui più imponenti ghiacciai del Gran Paradiso.



Quarto giorno: Rifugio Vittorio Sella – Colle di Lauson – Eaux Rousses

Si raggiunge il punto più alto del trekking, valicando il Colle Lauson 3296 m. Dal rifugio si segue la strada di caccia che con una serie di ripidi tornanti si inerpica verso il Colle Lauson (informarsi presso il rifugio sulle condizioni del percorso). Dal valico, raggiungibile in 3 ore, ci si abbassa in Valsavarenche, seguendo gli interminabili zig-zag del sentiero del vallone di Leviona. Presso il casolare del Parco del Gran Paradiso di Leviona si prende la diramazione che conduce al villaggio di Eaux Rousses (1666 m), dove si pernotta. Vi si giunge in circa 3 ore.



Quinto giorno: Alpe Pravieux – Rifugio Federico Chabod

Trasferimento in auto fino all’Alpe Pravieux 1817m, da cui per uno splendido sentiero si raggiunge il rifugio Federico Chabod (2750 m). Impagabile di qui il colpo d’occhio sulla parete nord del Gran Paradiso e sulle guglie granitiche dell’Herbetet (ore 3). Pernottare al rifugio.



Sesto giorno: Rifugio Federico Chabod – Rifugio Vittorio Emanuele

Dal rifugio si scende fino al ponticello e, passando sotto al ghiacciaio di Laveciau, si raggiunge il Rifugio Vittorio Emanuele (2732 m , ore 2,30). Di qui parte la via normale che sale ai 4061 m del Gran Paradiso, che richiede però l’uso di corda, piccozza e ramponi, oltre all’accompagnamento di una guida. Altrimenti dal rifugio in 1 ora e 30 seguendo una facile mulattiera si può rientrare a Pont Valsavarenche, da cui un servizio di bus riconduce all’autostazione di Aosta nei pressi della partenza della cabinovia per Pila.



Informazioni

Consorzio Turistico Pila Valle d’Aosta

tel. +39 0165 521148,

fax + 39 0165 521437,

info@pila.it,

www.pila.it







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