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Valle Stura, Valle Grana, Valle Maira, Valle Po, Valle Varaita: cinque territori dalle molteplici attrattive, accomunati dalla cornice delle Alpi, da paesaggi senza tempo e da una tradizione antica, che affonda le proprie radici in un passato ancora palpabile.

L’itinerario alla scoperta della ricchezza di queste terre è un viaggio che segue rotte infinite. Le vette imponenti per cominciare – tra cui spicca il profilo inconfondibile del Monviso – cime maestose che regalano ad ogni passo grandi emozioni e che celano tra le proprie rocce paesaggi incontaminati e sentieri silenziosi: un mondo ovattato, fatto di valli disegnate da corsi d’acqua, spettacolari gole e grandi spazi aperti, da scoprire con calma, magari accompagnati da una guida esperta.

La seconda chiave di lettura è offerta dall’acqua: le limpide sorgenti del Po a Pian del Re, i fiumi che s’ingrossano scendendo a valle (come lo Stura, che offre l’inebriante esperienza della canoa e del rafting), le Terme di Vinadio, per il benessere del corpo e della mente, gli specchi lacustri dalla mille tonalità di azzurro, la neve per gli amanti dello sci di fondo o delle escursioni in quota, e ancora fontane, abbeveratoi, molini e persino resti di acquedotti di origine medioevale, a testimoniare il legame profondo tra l’opera della natura e quella dell’uomo.

E, proprio sulle tracce dei segni dell’uomo, si possono scoprire piccoli gioielli incastonati in paesaggi unici e spettacolari. Le pitture di Hans Clemer, il famoso pittore fiammingo, e le sculture dei fratelli Zabreri, gli scalpellini che nel Quattrocento impreziosirono la Valle Maira ne sono un chiaro esempio, per non dimenticare il Santuario di S. Magno in Valle Grana, il forte Albertino di Vinadio in Valle Stura e i paesini di Casteldelfino e Bellino in Valle Varaita.

A chiusura di questo itinerario, una nota di gusto, per non perdere le eccellenze della tradizione culinaria occitana, che trae le sue origini da un’alimentazione povera, basata sui prodotti tipici del territorio (primo fra tutti il formaggio Castelmagno) e con caratteristiche di forte stagionalità. Dalla terra si assaporano quindi funghi, castagne, patate, pere Madernassa, piccoli frutti. Eccezione alla tipicità è il commercio di pesci conservati, che, per secoli, ha caratterizzato l’economia della Valle Maira, con l’attività degli Anciué (gli acciugai).

Tra i piatti più caratteristici le ravioles de toumo, gnocchetti di patate e formaggio fresco, i crousèt, una pasta fresca che ricorda le orecchiette pugliesi e l’agnello sambucano: un menù perfetto per chiudere in bellezza un viaggio dedicato alla scoperta di un territorio unico.   

Proposte di viaggio nelle Valli Occitane:

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