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Antonia Arslan con il libro “La masseria delle allodole” di Rizzoli ha vinto la nona edizione de “Il Campiello secondo noi”, una sorta di anticipazione del prestigioso premio letterario Campiello che si è svolta domenica sera presso l’auditorium della casa della gioventù di Predazzo.

La scrittrice padovana di origine armene ha completamente sbaragliato gli avversari sfiorando il 50% dei consensi con 44 voti su 90 validi. Alle sue spalle la torinese Paola Mastrocola che aveva già vinto il campiello dolomitico nel 2000 con “La gallina volante” e che questa volta si è aggiudicata la piazza d’onore con il simpatico “Una barca nel bosco” edito da Guanda che ha ottenuto 18 voti. A 16 voti è rimasto Carmine Abate lo scrittore di Scarfizzi di origini arbereshe che vive da anni in Trentino e che è stato molto apprezzato dal pubblico locale con i suoi precedenti romanzi, ma che evidentemente non ha convinto del tutto con il suo ultimo “La festa del ritorno” di Mondadori. Più staccato a 8 voti Luigi Guarnieri con il suo romanzo-saggio “La doppia vita di Vermeer” sempre di Mondadori. Ultimo posto per “La Pasqua rossa” di Alberto Bevilacqua che ha ottenuto solo 4 consensi.

Lo spoglio delle schede è avvenuto domenica sera durante una serale di gala improntata come sempre al gioco e all’ironia che ha visto anche la partecipazione della scrittrice Maria Venturi in veste di madrina che ha parlato anche del suo ultimo romanzo “Butta la luna” edito da Rizzoli. Una serata allietata dagli intermezzi musicali del trio rumeno Taraf Dunarea e che ha visto la partecipazione di circa 250 ospiti e valligiani. Molti di questi sono i giurati del Campiello nostrano che, su proposta della biblioteca e della libreria Discovery di Predazzo promotori dell’iniziativa assieme al Comune di Predazzo, si sono impegnati a leggere i 5 libri finalisti del Campiello e a votare il preferito. Quest’anno i lettori sono stati 92 (22 più dello scorso anno). Il 42% sono turisti. Prevalgono insegnanti, pensionati e casalinghe. Le più giovani sono 2 ragazze del posto di 17 anni. La più anziana una signora di 85 anni di Predazzo. 70 le donne e solo 20 gli uomini. Intensi i commenti dei giurati al libro vincitore, un romanzo dolce e amaro nello stesso tempo, nato per testimoniare la tragedia del popolo armeno tra il 1915 e il 1916. Ispirato ai ricordi familiari dell’autrice è il racconto della tragedia di un popolo “mite e fantasticante”, teso come un thriller ed emozionante come una storia d’amore.

Ora la scrittrice Antonia Arslan sarà invitata, dopo sabato 18 settembre quando a Venezia verrà aggiudicato il Campiello “vero” , a presentare il proprio libro a Predazzo ed a ritirare il premio che consiste in un decimo del Supercampiello. Sono tre anni consecutivi che il vincitore di Predazzo ha vinto anche a Venezia. Nel 2001 Giuseppe Pontiggia, nel 2002 Franco Scaglia e lo scorso anno Marco Santagata. Staremo a vedere se non c’è 3 senza 4.







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