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“Sono un ingegnere e un fotografo amatoriale. Per cinque anni, ogni mattina, partivo da Courmayeur e raggiungevo il cantiere più alto d’Europa, quello delle nuove funivie e me lo trovavo davanti, in tutto il suo splendore: il Monte Bianco. L’ho fotografato spesso, ma ero sempre insoddisfatto: come catturare in una foto tutta quella incommensurabile bellezza, e le emozioni che mi trasmetteva? Poi mia moglie Alessandra e io abbiamo avuto una grande idea”.

Filippo Blengini, autore della fotografia più grande del mondo – il Guinness dei Primati sta certificando la richiesta – racconta come è riuscito, con l’aiuto della moglie, abile “cacciatrice di sponsor”, e di un team, a realizzare il famoso scatto a 360° sul Monte Bianco. Dopo mesi di postproduzione, il risultato è una foto che se fosse stampata in dimensioni reali, occuperebbe 100 metri di lunghezza per 30 di altezza.

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Non è stato difficile per Filippo Blengini scegliere il versante italiano del Monte Bianco, sopra Courmayeur, come protagonista di uno scatto che entrerà nella storia: un panorama unico, che nel tempo ha ispirato alpinisti, esploratori, scrittori e artisti. Un susseguirsi di ghiacciai, crepacci, seracchi, distese di neve su cui si elevano pinnacoli e creste di roccia, balconi naturali e pareti vertiginose, che compongono un quadro quasi astratto nella sua eterea bellezza. Non solo, anche per la sua vocazione internazionale: dalla vetta più alta d’Europa lo sguardo spazia tra Italia, Francia e Svizzera.

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