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Monte Bianco - foto Agenzia K3Si abbassa e si muove: la vetta del Monte Bianco dal 2001 ad oggi ha perso quasi 2 metri e si è spostata verso nord ovest di 70 centimetri. Sono i risultati illustrati nel corso di una conferenza tenutasi a Saint-Gervais, in Francia, da Pierre Bibollet, che ha guidato la spedizione scientifica composta da 19 persone tra ricercatori dell’Istituto nazionale geografico francese, studiosi e guide, che il 6 e 7 settembre scorsi han “preso le misure” del Bianco. Stando a quanto illustrato da Bibollet, l’intera montagna slitta di 2-3 millimetri l’anno. Dai 4810, 40 metri del 2001 agli attuali 4808,45 metri sul livello del mare. Il tutto potrebbe anche rientrare nella normalità, ma fino ad un certo punto. A voler cercare le colpe sicuramente il dito indicherebbe il caldo eccezionale di quest’estate, che ha influito sul processo in modo pesante. Tra giugno e agosto lo zero termico è stato registrato tra i 4000 e i 5000 metri contro i 3000 degli anni precedenti. I ghiacciai si sono ritirati e la neve che si è sciolta ha lasciato scoperti molti crepacci e seracchi. Inoltre in varie zone è scomparso anche il velo di ghiaccio che ricopriva e teneva insieme la roccia. Con la conseguenza che molte classiche vie alpinistiche sono diventate pericolose e impraticabili.

Nel corso della conferenza di Saint-Gervais, gli studiosi hanno spiegato che l’abbassamento della cima “è dovuto all’effetto combinato del vento che ha appiattito la cresta e della temperatura, poiché la neve era più calda e quindi si è compressa più in fretta”.

Ora il Monte bianco continuerà ad essere osservato speciale: “l’auspicio – ha infatti detto Bibollet – è che il Monte diventi un osservatorio scientifico, in particolar modo per approfondire gli studi sulla climatologia e la meteorologia”.





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