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Il clima che cambia segna la morfologia del pianeta, e così, a pochi giorni dal crollo avvenuto sulle Dolomiti dell'Alta Pusteria, in Val Fiscalina, ecco un nuovo annuncio: il Monte Bianco è cresciuto.

La vetta delle Alpi, secondo una misurazione effettuata da un'equipe di scienziati francesi, ha raggiunto quota 4.810,90 metri s.l.m., guadagnando 2,15 metri nel corso degli ultimi due anni.  Un record che trova la sua origine proprio nel mutato clima che la catena alpina vive ormai da alcuni anni.

Cerchiamo di capire. Secondo gli studiosi francesi le prevalenti correnti umide che investono la montagna nel corso del periodo estivo, hanno determinato un incremento delle precipitazioni che, a quote superiori ai 4.000 metri, sono di frequente nevose. Questo elevato apporto precipitativo ingrossa il ghiacciaio sommitale del Monte Bianco e per questo motivo l'altezza della montagna registra un aumento. Sopra i 4.800 metri di quota il volume del ghiaccio è passato dai 14.600 metri cubi del 2003 agli oltre 24.000 rilevati nel 2007.

Alle medie quote le temperature sono ormai costantemente sopra la media trentennale e, al contrario di quanto accade in vetta, i ghiacciai continuano a sciogliersi: un veloce cammino verso l'inevitabile fusione totale che potrebbe avvenire nell'arco di pochi decenni.

Le rilevazioni altimetriche e volumetriche del Monte Bianco – hanno annunciato i geometri esperti dell' Alta Savoia, riuniti a Chamonix per la loro assemblea generale – vengono effettuate ogni due anni. Ecco i dati registrati sino ad oggi:
– 4.810,40 metri nel 2001;
– 4.808,45 metri nel 2003;
– 4.808,75 metri nel 2005;
– 4.810,90 metri nel 2007

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