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Domenica 5 agosto, di primo mattino, sono arrivati in 1200 per festeggiare lo spegnimento delle quaranta candeline della Camignada, manifestazione di trenta chilometri che unisce Misurina con Auronzo di Cadore passando per alcuni dei luoghi più belli delle Dolomiti.

Un successo di partecipazione che ha fatto registrare il nuovo record della manifestazione. I primi raggi di sole, sbucato dietro ai "Cadini", hanno illuminato e scaldato i concorrenti schierati tra i nastri di partenza sulle sponde del lago. La pioggia caduta nella notte aveva rinfrescato la temperatura lasciando che qualche nuvola nascondesse inizialmente le Tre Cime di Lavaredo, ma non appena Massimo Casagrande, presidente del Cai sezione Cadorina di Auronzo, ha dato il via alla gara, tutti i partecipanti hanno potuto godere dell'incredibile spettacolo "dolomitico".

Nicola Giovannelli taglia vittorioso il traguardo con il tempo di 2.45.38. Ivano Molin, autore di una rimonta strepitosa chiude con soli trentatré secondi di svantaggio. Conquista la terza posizione Ivan Geronazzo, mentre Andrea Zanatta e Aron Lazzaro sono rispettivamente quarto e quinto. Il giovanissimo Cassol chiude in ottava posizione.

Daniela Da Forno non ha nessun problema a mantenere la testa della corsa e dopo aver percorso la ciclabile di Auronzo taglia il traguardo in 3.25.38. Alle sue spalle arriva al palaghiaccio Patrizia Pagnoncelli con il tempo di 3.34.11 mentre sul terzo gradino del podio sale Monica Penzo.

Durante le premiazioni è stato chiamato sul palco anche Luigi Pais che avendo corso trentasette edizioni ha avuto l'onore di vestire il pettorale numero uno e di ritirare un premio speciale per la suo affetto verso la Camignada.

Va in archivio anche l'edizione numero quaranta della Camignada, una vera e propria festa della montagna e dei rifugi. Per il prossimo anno gli organizzatori stanno già pensando a innalzare il numero dei pettorali disponibili. «Siamo rimasti veramente sorpresi – ha detto Massimo Casagrande – dell'affluenza di questo anno. Tutti questi partecipanti sono il giusto ringraziamento al lavoro dei nostri volontari che da settimane lavorano incessantemente per la buona riuscita della manifestazione. Per il prossimo anno stiamo già riflettendo sulle modalità per poter aumentare il numero degli iscritti, è ancora presto, ma è giusto pensarci».

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