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Sabato 26 giugno 2010 ore 17.00 a Moena al Teatro Navalge
la mostra Anter la jent / Tra la gente
. Disegni di Luigi Canori 1947 – 1981 presenta per la prima volta al pubblico una selezione di ritratti realizzati da Luigi Canori.

Luigi Canori (1907 – 1991) pseudonimo di Ermanno Zanoner Gabana, è uno tra i più noti personaggi della storia culturale fassana del XX secolo, conosciuto soprattutto come musicista, a cui si devono brani che sono entrati a far parte dell’identità della comunità ladina. Personaggio poliedrico, soprattutto dalla metà degli anni Quaranta conduce la sua vita tra la Liguria, dove insegna, e Moena, mantenendo saldo il legame con la terra natia e collaborando con diverse realtà locali, tra cui la Scuola d’Arte diretta da Cirillo Dell’Antonio e la Rai di Bolzano, per la quale è coordinatore dei programmi radiofonici in lingua ladina e scrive e registra numerosi testi.

In occasione del centenario della nascita dell’autore, l’Istituto Culturale Ladino, grazie alla collaborazione di Federico Zanoner, nipote del Canori e curatore di questa esposizione, ha avviato un progetto di riordino e studio di un consistente nucleo di documenti inediti conservati a Genova dalla vedova dell’artista, Concetta Bevilacqua, integrato in seguito con altro materiale conservato a Bolzano dalla sorella Veronica Zanoner Piccoliori. Dall’analisi di questi materiali di diversa tipologia – disegni, lettere, fotografie,
partiture, scritti lirici, taccuini, nastri audio etc. – è emerso un elevato numero di ritratti che Canori realizzò tra gli anni 1947 e 1981 raffigurando in pratica un solo soggetto: volti. I disegni, principalmente su fogli formato album o in taccuini, raffigurano compaesani, sia moenesi che liguri, amici ed alunni, persone incontrate casualmente, artisti e intellettuali.

La selezione, ospitata all’interno del teatro Navalge fino al 21 luglio e in seguito portata presso l’Istituto Culturale Ladino (9 agosto – 3 settembre), si concentra sui ritratti eseguiti a Moena, facendo
emergere un modo inedito con cui l’artista, accanto alla musica, ha espresso e consegnato alla storia la sua terra natale.
L’esposizione intende pertanto intessere un dialogo con la comunità ladina e moenese in particolare che, riconoscendo in questi volti una parte della sua storia, potrà a sua volta tentare il recupero di altri
disegni che il Canori lasciò a Moena e raccogliere ulteriori testimonianze ad essi legate.

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