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I sistemi zootecnici hanno rappresentato per secoli esempi di sostenibilità, grazie alla capacità di mantenere un equilibrio ambientale e modellare scenari e paesaggi ordinati e fruibili. Essi sono ancora oggi un evidente esempio di integrazione tra vocazione territoriale e processi produttivi, consentendo di sfruttare in modo accorto le risorse locali.

Sabato 30 giugno, presso la sala consigliare del Palazzo Municipale di Boccioleto (VC), si è tenuto il convegno “Valorizzazione polifunzionale dell’Alpe Seccio”, organizzato dallo stesso Comune in collaborazione con il Dipartimento Agro.Selvi.Ter. della Facoltà di Agraria di Torino.

Il progetto è stato curato dai ragazzi del Corso di Laurea in Scienze Forestali, coordinati dal Prof. Andrea Cavallero. L’obiettivo è valorizzazione delle attività tradizionali e il rilancio dei prodotti locali, nell’ottica di creare una sinergia tra alpicoltura e turismo.

All’Alpe Seccio è aperto un rifugio che permette il pernottamento di 20 persone e dal quale è possibile praticare numerose escursioni, come alla Cima Castello da cui si possono ammirare tutte le principali vette del Monte Rosa.
La scorsa estate, a circa 25 minuti dal rifugio, è stata attrezzata la parete del “Sas dla Tela” con 20 vie di arrampicata.

La nuova sfida dei territori alpini è quindi conservare la fruibilità qualificata delle Alpi, coniugando le attività pastorali all’ospitalità negli alpeggi, identificando il cosiddetto “Alpeggio servito”.

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