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Ancora un intervento del personale del Servizio Tutela Fauna e Flora della Provincia di Torino in soccorso di uno splendido esemplare di Cervo maschio, in difficoltà nel reperire cibo a causa dell’eccezionale innevamento. Questa volta l’animale è stato recuperato in Val Chisone: da una ventina di giorni il cervo stazionava lungo il torrente in località Plan, nei pressi della pista di fondo olimpica di Pragelato.

Considerate le scarse probabilità di sopravvivenza dell’animale (dovute alla pressoché nulla disponibilità di cibo), ma anche in considerazione del potenziale pericolo per le numerose persone che giornalmente fruiscono della pista di fondo (qualora il cervo di notevoli dimensioni si fosse spostato sul tracciato), sabato scorso gli agenti del Servizio Tutela della Fauna e della Flora della Provincia, i colleghi del Parco Naturale della Troncea, alcuni degli addetti all’impianto olimpico ed il medico veterinario Elisabetta Tomio hanno provveduto alla cattura.

Dopo essere stato sedato con l’impiego di un fucile per tele-anestesia, il cervo è stato recuperato dal greto del torrente con l’ausilio di un battipista munito di verricello e successivamente portato a valle con una motoslitta. Dopo che gli era stato  segato il palco di corna (che avrebbe comunque deposto nelle prossime settimane, come avviene ogni anno), l’animale è stato riposto in una cassa per il trasporto. Nella stessa mattinata il cervo è stato liberato in località Sagna, nel territorio del Comune di Perosa Argentina, in una zona esposta a sud e, al momento, priva di neve, dove potrà trovare cibo più facilmente.

“E’ un inverno particolarmente difficile quello che la fauna selvatica del nostro territorio sta vivendo. – sottolinea il Vice-Presidente della Provincia di Torino (con delega alla Tutela della Fauna e della Flora) Sergio Bisacca – La professionalità dei nostri agenti faunistico-venatori e la loro reperibilità, garantita ovunque ed in qualsiasi momento, consente di attenuare l’effetto delle copiose nevicate. Al di là delle competenze istituzionali, il nostro personale dimostra comunque un forte attaccamento al patrimonio faunistico ed al territorio in cui opera”. 

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