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Si terrà a Varallo Sesia dal 30 settembre al 2 ottobre il XIII congresso nazionale della Società Italiana di Medicina di Montagna. Un incontro con pubblico, medici e ricercatori per fare il punto sullo stato dell’arte della medicina di montagna.

La prima fase dei lavori sarà però aperta al pubblico e si svolgerà al Teatro Civico nella centrale piazza Vittorio Emanuele II. Alle 18 del 30 settembre Marco Galloni, dell’Università di Torino, presidente dell’Astut (Archivio scientifico tecnologico dell’Università di Torino) aprirà i lavori con una lezione magistrale sugli strumenti dei pionieri della ricerca scientifica in alta quota. La Valsesia, ai piedi del Monte Rosa, è stato infatti uno dei punti di partenza per le spedizioni scientifiche in alta quota che hanno da sempre avuto nella Capanna Regina Margherita un centro di rilevanza internazionale, e  sin dagli inizi ha fornito supporto, maestranze e guide per i ricercatori. Nella stessa giornata alle 21 dopo il buffet di benvenuto offerto dalla municipalità di Varallo Sesia, Ovidio Raiteri, tra i fondatori del Cnsas,  parlerà dell’attività del soccorso alpino in Valsesia.

I lavori proseguono con un fitto programma scientifico nei giorni 1 e 2 ottobre nel Centro Congressi di Palazzo d’Adda con l’intento di aggiornare medici, infermieri e farmacisti su alcune patologie legate all’ambiente montano e sul loro trattamento. Gi argomenti sono: il trattamento del dolore nelle emergenze in montagna e in alta quota, l’ipotermia accidentale e il trattamento dei congelamenti, le nuove frontiere del soccorso in montagna e le ultime novità in tema di fisiopatologia a quote intermedie e alte.

Il convegno è organizzato in collaborazione con il Comune e la sezione Cai di Varallo Sesia, la Regione Piemonte e la Provincia di Vercelli, con il sostegno di enti pubblici e di privati, dell’Eur.ac e della Commissione Centrale Medica del Cai (vedi Programma completo e scheda di iscrizione, gratuita ma obbligatoria per i crediti ECM).

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