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Nel corso dell’anno 2024, mi sono iscritto al sorteggio per accedere all’acquisto dei biglietti per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026; l’ho fatto una sera, lo ricordo bene, aderendo a una campagna trovata sui social. Nei giorni scorsi, dopo trepidante attesa, ho ricevuto una mail di avviso: “Ciao Luca, la vendita dei Giochi Olimpici Invernali aprirà tra 24 ore! Di seguito sono riportati i dettagli della tua fascia oraria: dal 10/02 10:00 (CET) a l 12/02 10:00 (CET)”.

All’orario previsto, nel giorno previsto (ieri), mi sono collegato entrando nella mia area di acquisto, selezionando in primis la voce “solo biglietti disponibili”; ed ecco la delusione, immediata, che potrei declinare su due fronti. Prima di tutto i biglietti per lo sci alpino, quelli cui ambivo per la mia famiglia, sono completamente esauriti. Tenete presente che risiedo in Valtellina e mi veniva spontaneo desiderare di vedere almeno una gara dello sci maschile sulla mitica pista Stelvio di Bormio. Perchè quando mai le Olimpiadi ripasseranno da qui nel corso della mia vita?

Mi chiedo: “perchè è già tutto esaurito?”. E poi trovo la risposta nel sito di acquisto medesimo: “il numero di biglietti è limitato. A seconda dell’evento, sarà possibile acquistare un massimo di 4 o 10 biglietti. Il numero totale di biglietti per account è limitato a 25 biglietti per tutte le fasi di vendita delle Olimpiadi”. Evidentemente, qualche fortunato che è arrivato prima di me, da qualche parte nel mondo ha fatto grandi spese, saturando velocemente l’offerta, e considerato che le richieste sono arrivate per l’appunto da tutto il globo, non penso ci sia voluto molto tempo a raggiungere la quota di esaurimento dei biglietti.

Digerita la prima delusione, mi sono imbattuto nella seconda, quando ho iniziato a cercare un’alternativa all’amato sci alpino, pensando ad esempio di regalare a mia moglie una giornata a Milano per assistere al pattinaggio di figura, presso la Milano Skating Arena. Purtroppo, in questo caso, due biglietti costano € 1.500,00. Per non parlare della cerimonia di apertura a 1.400 euro per due posti.  Qualcosa di più abbordabile? Si, sicuramente il turno preliminare di Hokey femminile a € 50,00 (rispetto la disciplina, ma non nutro un particolare interesse) o il curling a € 40,00 (ma si trova a Cortina e io abito in Valtellina).

Non mi arrendo e continuo a cercare vicino, spostandomi su Livigno e trovo due biglietti per le qualificazioni dello snowboard a € 340,00 e due per lo sci acrobatico a € 260,00. Insomma, mica un prezzo di primo pelo, ma si potrebbe anche fare.

Provo infine a optare per la suggestiva cerimonia di chiusura all’Arena di Verona, ma qui il costo per due biglietti di categoria A, gli unici ancora disponibili, è pari a € 5.800 (2.900 l’uno).

Che dire, ho quasi la certezza che guarderò le gare di casa nostra, quelle che si svolgono sulle montagne a me vicine, restando in casa davanti al televisore. Nessuna polemica, si può comprendere che le richieste siano milioni per un evento planetario, ma in ogni caso, nonostante lo spirito sia comprensivo, se questa non la si può definire come una grande delusione, suggeriteci voi, per cortesia, quale possa essere una parola più appropriata.

P.S. Una campagna di pre-vendita dedicata ai locals, ovvero agli spettatori a km zero (quelli a basse emissioni) non era forse prevedibile?  

Ricordiamo che per i Giochi Paralimpici, i biglietti saranno disponibili a partire da marzo 2025, ma in questo caso non si dovrà passare dal sorteggio. Una vendita libera, che dovrebbe consentire di accedere agli eventi preferiti, in programma dal 6 al 15 marzo 2026 (vedi programma eventi).

Per i Giochi Olimpici sono annunciate altre fasi di vendita libera dei biglietti: ulteriori informazioni su tickets.milanocortina2026.org

 

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