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Nel corso dell'estate, presso il Palazzo della Provincia di Trento si è tenuto un incontro aperto dal titolo: "Biomasse in Provincia di Trento: un Piano di Azione e nuovi strumenti di sensibilizzazione". La conferenza ha chiuso il progetto europeo BIO-EN-AREA incentrato sulla ricerca di nuovi approcci, strategie e metodologie per lo sfruttamento delle biomasse. BIO-EN-AREA ha come obiettivo principale la condivisione di soluzioni innovative tra regioni europee in materia di bioenergie; il progetto si avvale della collaborazione di partner provenienti da Italia, Irlanda, Svezia, Estonia e Grecia e, tramite BIO-EN-AREA, è stato finanziato il nuovo Piano di Azione per le Biomasse.

Per biomassa s’intende l’insieme dei prodotti organici vegetali e animali utilizzati a fini energetici; questo insieme, che rappresenta circa la metà (dal 44 al 65 per cento) dell’energia rinnovabile consumata in Eu, è la fonte rinnovabile più utilizzata in Provincia di Trento, dopo l’energia idroelettrica. Il legno da foresta costituisce l’elemento principale, senza dimenticare le potenzialità energetiche delle fonti agricole e agroindustriali.
Le biomasse sono un elemento indispensabile per far fronte alla crescente dipendenza dalle importazioni in campo energetico e permettono una notevole riduzione dell’emissione di gas a effetto serra. Il Piano di Azione per le Biomasse è parte del Piano Energetico Provinciale 2014-2020.
 
Alessandra Tenas, Agenzia per le Risorse Idriche e l’Energia, ha sottolineato l’importanza del coordinamento europeo tra vari progetti: lo studio del proprio territorio deve confrontarsi con le ricerche effettuate dai partner europei. Nel caso del Trentino, il Piano di Azione per le Biomasse si attua in un territorio in cui le biomasse rappresentano la seconda fonte di energia rinnovabile e la cui popolazione è attenta al discorso ecologico. Il Piano di Azione per le Biomasse insiste sull’importanza della comunicazione con gli abitanti tramite la stampa di brochure, l’organizzazione di incontri pubblici, la condivisione in rete di video emozionali, la presenza sui blog e su Facebook. In particolare i video (visibili sul nuovo sito dell’APRIE, su blog specifici (www.passo.tn.it) e sul canale VIMEO dedicato all’APRIE (https://vimeo.com/bioenarea)) descrivono tutti i passaggi della filiera con un impianto storytelling e toccano le emozioni del pubblico.

Giovanni Giovannini, Servizio Foreste e Fauna, Provincia Autonoma di Trento ha presentato il tema La gestione forestale in Provincia di Trento. Oggi c’è una tale richiesta di legna da ardere che ultimamente in Trentino sono nate ben venticinque nuove imprese. I giovani boscaioli devono essere formati in modo specifico vista la crescente meccanizzazione del processo, la modernizzazione dei macchinari e le esigenze di sicurezza. L’esigenza di formazione e ricerca ha come risultato l’aumento di produttività e il ringiovanimento della categoria professionale.

Roberto Cattoi, Magnifica Comunità di Fiemme, ha sottolineato come, con una crescita boschiva in Trentino di 60.000 mq ogni anno, le imprese lavorino su  45.000 mq da decenni, permettendo quindi accumulo di massa.

Luca Tomasi, Fondazione Edmund Mach
, presenta il tema Il biogas in provincia di Trento: quali possibilità di sviluppo?. Il recupero della matrice di scarto degli allevamenti è un mercato affrontabile in Trentino a patto di evitare la frammentazione delle aziende agricole, integrando i reflui zootecnici.

Andrea Ventura, Gruppo Bioenergia, ha descritto il biodigestore di Cadino: la quantità e la qualità della raccolta differenziata in Trentino permettono il recupero e la produzione di biometano fornendo energia al mercato e calore all’impianto stesso.

foto Morabito

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