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Il formaggio di montagna più buono tra i mille in gara provenienti da tutto il mondo lo si sceglie a dal 20 al 23 ottobre a Verona, dove si terrà la 4ª Olimpiade dei Formaggi di Montagna, grande manifestazione divenuta punto forte della produzione casearia d’altura. I requisiti perché un formaggio vi possa partecipare sono due: che sia prodotto con latte crudo e proveniente da oltre 600 metri di altitudine.



Caseus Montanus – il Centro Internazionale per la salvaguardia e la valorizzazione dei formaggi di montagna – ha così ufficialmente accolto la richiesta di candidatura di Verona, sostenuta dalla Regione del Veneto e presentata lo scorso anno dal Consorzio per la Tutela del Formaggio Monte Veronese DOP. Verona e la sua montagna (ed i suoi ormai blasonati formaggi) si apprestano pertanto a divenire teatro di un grande evento, unico e straordinario.



La manifestazione prevede sia un concorso internazionale dei formaggi di montagna, sia la realizzazione di un “villaggio olimpico”, col ruolo di mercato internazionale dei formaggi; un convegno internazionale sulla montagna; laboratori di degustazione; prove d’assaggio e animazioni varie.



Caseus Montanus. Nell’ambito dell’Anno Internazionale della Montagna i rappresentanti di Francia, Italia e Svizzera hanno fondato Caseus Montanus, con sede in Val d’Aosta: è un’istituzione finalizzata a promuovere l’economia delle regioni montane sul mercato internazionale e a salvaguardare e valorizzare i formaggi di montagna e il loro ambiente. Il nome, Caseus Montanus, è in latino e vuol dire “Formaggio di Montagna”. Stesso nome che diventa marchio riservato ai vincitori.









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