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Julia Roberts sarà la protagonista del film "Mallory" in cui vestirà i panni di Ruth Turner, moglie del famoso alpinista inglese del quale nel 1924 si perse ogni traccia a 240 metri dalla vetta dell’Everest.

L’attrice, vincitrice dell’Oscar nel 2001 con "Erin Brockovich", ha sposato il progetto accettando di finanziare la pellicola con la sua casa di produzione Red Om Film. In base alle indescrezioni pubblicate da Variety, le riprese, che dovrebbe cominciare molto presto, saranno ambientate tra l’Inghilterra uscita dalla Prima guerra mondiale e il campo base della cima più alta del pianeta.

La regia di uno dei più affascinanti misteri del mondo della montagna è affidata all’indiano Shekhar Kapur, che ha diretto “Elizabeth” (1998) e “Elizabeth: The Golden Age” (2007).

Il nome di George Mallory è tornato alla ribalta nel 1999, quando una spedizione alpinistica sponsorizzata dalla rete Bbc ne ha recuperato il corpo allimentando i dubbi sulla paternità della prima ascesa degli 8850 metri dell’Everest, che i libri di storia attribuiscono a Sir Edmund Hilary e lo sherpa Tenzing Norgay, datata 29 maggio 1953.

La verità potrebbe essere svelata in modo definitivo se venissere recuperato il corpo di Andrew Irvine, compagno di cordata di Mallory, insieme al quale gli studiosi sono convinti sia conservata la pellicola della kodak, unica testimone in grado forse di dirci se i due pionieri d’alta quota sono riusciti a salire il gigante himalayano prima di perdere la vita.

Il professore americano Tom Holzel, lo stesso che ha individuato il corpo di Mallory, è convinto che Irvine si trovi nella cosiddetta Fascia Gialla, a quota 8400 metri sulla Parete Nord. Ma questa è un’altra storia che deve essere ancora scritta.

FOTOGRAFIA: Everest nord: immagine scattata da Edmond Joyeusaz dal monastero di Rongbuk. Spigolo sinistro via normale Tibetana. Il canale di sx è il Great Couloir o Norton sceso da M.Siffredi in snowboard; quello più a destra è l'Horbein.

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