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Se vi piace pescare in piccoli torrenti alpini ed amate passeggiare tra balsamiche pinete di montagna, dovete inserire nei vostri programmi una gita nelle Valli di Sant’Antonio – Riserva naturale regionale, che si trovano in alta Val Camonica.

Valli al plurale perché giunti a Sant’Antonio trovate un bivio: a sinistra la valle percorsa dal torrente Brandét dove, con tutte le tecniche, si possono insidiare trote trofeo (permesso 30 euro); a destra la valle che sale verso Campovecchio dove invece è la riserva di pesca a mosca, nostro principale oggetto d’interesse, gestita dal Comune di Córteno Golgi.



Se partite da Milano la strada da percorrere è la seguente (circa 160 km): superstrada Milano-Lecco-Delebio (senza pedaggio!), indi statale n. 38 in direzione Aprica-Bormio. Arrivati a Tresenda (fraz. di Teglio), una dozzina di km dopo Sondrio, girate a destra in direzione Aprica, che si trova a 13 km. Qui si può pernottare nei numerosi alberghi o, ancora meglio, al locale e attrezzato Camping Aprica, dotato anche di unità abitative a noleggio per chi è sprovvisto di propria roulotte-camper-tenda.



La meta finale è a pochissimi km, in direzione est – Córteno. Prima di tale paese si svolta a destra in località Campagnola, prendendo per Sant’Antonio. Alla fine della strada asfaltata dovete lasciare l’auto nel parcheggio (in alta stagione a pagamento).

Attrezzatevi per una classica escursione in montagna. Non è indispensabile usare gli stivali da pesca, poiché spesso il torrente è piccolo e si guada facilmente anche con un buon paio di scarpe da trekking, ma altre volte è gonfio d’acqua, specie in primavera se ha nevicato molto durante l’inverno o dopo le piogge.



Giunti al grazioso borgo di Sant’Antonio dovete seguire le indicazioni per Campovecchio. Il sentiero sale lungo il fiume, in mezzo ai boschi e, anche se non siete dei camminatori esperti, in circa trenta minuti arrivate a destinazione ovvero al Rifugio Alpini, dove potete fare i permessi di pesca (il costo varia a seconda delle zone), bere un buon caffè, pernottare se vi fermate più di un giorno, pranzare e/o cenare.



I permessi si possono acquistare anche in alcuni alberghi della zona, prima di salire a Sant’Antonio: Edelweiss e Parco. La valle è splendida; dal rifugio parte un sentiero che vi permette di raggiungere il torrente in alto dove sono le buche più adatte per la pesca. I pesci presenti sono salmerini e trote fario di taglia discreta. Si pesca a “salire” buca per buca con artificiali “da caccia”. Vi sono schiuse di sedge, plecotteri ed effimere. Dovete usare ami senza ardiglione; chi vuole può trattenere due pesci (misura minima 30 cm). Si può pescare dal primo di maggio fino alla prima domenica di ottobre.



Un consiglio sul periodo migliore: in estate sempre, eccetto agosto (molto frequentato). Per quanto riguarda l’attrezzatura, la “tradizione” impone l’utilizzo di canne corte per pescare questo tipo di acque; in effetti il torrente è stretto ed infrascato e una 7 piedi è più che sufficiente. Non dimenticate un buon k-way, poiché il tempo in montagna può a volte cambiare rapidamente. Se poi, per caso, non avete la fortuna di catturare pesci, potete sempre consolarvi con fragole, mirtilli, lamponi e funghi (per questi ultimi occhio ai regolamenti: prima di coglierli chiedete notizie al campeggio o al rifugio).



Possibilità di picnic in diverse zone attrezzate delle due valli, palestra di roccia e ponte tibetano presso il rifugio, lungo il sentiero stupendi ponti in legno coperti sotto cui sostare sedendo su comode panche.

A.S.



Info

Comune di Córteno:

Tel 0364-740410

Camping Aprica:

Tel 0342-710001







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