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Ancora sotto esame gli impianti olimpici e questa volta è toccata alla pista di Freestyle di Sauze d’Oulx dove venerdì e sabato scorsi si sono svolte le gare di Coppa del Mondo di gobbe e salti. L’impianto di freestyle è stato realizzato in frazione Jouvenceaux sul versante della montagna che guarda verso la valle di Susa ed è dotato di due piste: una per la specialità gobbe (moguls) con due trampolini lungo il percorso per poter eseguire le figure acrobatiche e l’altra per i salti (aerials) munita di trampolini di diverse altezze e inclinazioni dai quali l’atleta si lancia in aria per compiere salti mortali e avvitamenti.



Sono stati sistemati enormi riflettori puntati su tutte e due le piste per poter seguire le gare in notturna. Sabato 19 nonostante il cielo grigio e il tempo da neve il pubblico, sul parterre e sul pendio dove nasceranno le tribune, era abbastanza numeroso, chi con macchine fotografiche, chi con videocamere, chi semplicemente con la testa all’insù, per immortalare le spettacolari acrobazie di questi atleti dell’aria.



In gara sono arrivate le conferme dei grandi favoriti: l’americano Jeremy Bloom fra gli uomini e la norvegese Kari Traa per le donne che hanno vinto nella specialità gobbe in cui è importante concludere nel minor tempo possibile curando la tecnica, la qualità e l’altezza dei salti. Nella categoria salti sono stati protagonisti il canadese Steve Omischl e la svizzera Evelyne Leu che hanno raggiunto il punteggio massimo di esecuzione del salto, dimostrando grandi capacità tecniche nelle acrobazie in aria e concludendo con ottimi atterraggi considerati momenti fondamentali e decisivi in questa specialità.



Quello di Sauze è stato un appuntamento non solo di gara ma anche di spettacolo che si è concluso sabato sera con le finali maschile e femminile dei salti in notturna, la premiazione ufficiale dei vincitori e a seguire un grande spettacolo pirotecnico a bordo pista. Un ottimo collaudo per l’impianto di Sauze d’Oulx che ha ottenuto commenti positivi sul tracciato e sul fondo delle piste sia dai responsabili tecnici delle gare sia dagli atleti, dunque un test superato per questa disciplina impegnativa, giovane e spettacolare ma non molto conosciuta e praticata nelle nostre valli.



Tutti speriamo nelle buone capacità dei nostri giovani atleti di freestyle che hanno ottime possibilità di crescita, essendo alcuni già conosciuti a livello internazionale, e di miglioramento per poter raggiungere e superare il distacco con le altre nazioni.



La fotogallery







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