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Valery Babanov, Hervé Barmasse, Christophe Profit, il Centro Addestramento Alpino di Aosta e Pemba Doma Sherpa i vincitori della prima edizione del “premio Casinò di Saint-Vincent per la montagna”.
Le tre grolle d’oro e i due premi speciali, uno dedicato alla memoria di Toni Gobbi e l’altro promosso dall’Associazione Forte di Bard, saranno consegnati venerdì 7 marzo al Centro Congressi del Grand Hotel Billia di Saint-Vincent, nel corso di una serata aperta al pubblico (ingresso gratuito) con inizio alle 20,30.

Il premio è nato quasi per caso, come ha affermato il presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta Luciano Caveri, giovedì 21 febbraio nel corso della conferenza stampa di presentazione: "Abbiamo iniziato a collaborare con la Grivel per ospitare l’edizione 2008 del Piolet d’or, poi saltata per motivi a noi estranei. Siamo andati avanti lo stesso, creando questo premio". Il riconoscimento viene a colmare un vuoto nel pur ampio quadro di premi italiani e internazionali, essendo riservato ai professionisti della montagna, cioè a coloro che in montagna vivono e lavorano e che della montagna hanno fatto una professione.

"Un lavoro né sicuro né rimunerativo, scelto per passione" ha sottolineato Gioacchino Gobbi della Grivel, promotrice dell’evento con il Casino de la Vallée e l’Associazione Forte di Bard. "La convinzione è che dopo questa prima edizione, una sorta di “numero zero”, questo importante premio internazionale potrà trovare una sua ragion d’essere all’interno dei grandi appuntamenti mondiali dedicati all’alpinismo, e rendendo merito proprio a coloro grazie ai quali l’alpinismo è cresciuto e si è diffuso nel mondo e cioè i grandi professionisti della montagna", ha dichiarato il presidente Caveri.

Per l’edizione 2008 la giuria ha assegnato la Grolla d’oro per la miglior realizzazione internazionale di una guida alpina, a Valery Babanov, 44enne russo residente a Chamonix, per la nuova via aperta sul Pilastro Ovest dello Jannu (settemila himalayano), effettuata con Sergey Kofanov nell’ottobre scorso, in puro stile alpino. La via di tremila metri di sviluppo è di elevate difficoltà tecniche sia su roccia, sia su ghiaccio e misto e conferma la classe e le capacità di questo alpinista già vincitore di due edizioni del Piolet d’or.

La Grolla d’oro per la miglior realizzazione alpinistica di una guida valdostana è stata assegnata a Hervé Barmasse, trentenne guida alpina di Valtournenche, per la prima salita in solitaria e prima ripetizione della direttissima della parete sud del Cervino, lungo la via aperta dal padre Marco con Walter Cazzanelli e Vittorio De Tuoni nel 1983.

La terza Grolla d’oro, riservata ai professionisti in uniforme è stata assegnata al Centro Addestramento Alpino per la recente spedizione in Antartide al Monte Vinson. Il premio dedicato a Toni Gobbi, grande innovatore della professione di guida alpina, per la più significativa realizzazione alpinistica di una guida alpina con un cliente è andato a Christophe Profit che lo scorso anno ha accompagnato per la decima volta un cliente sulla parete nord dell’Eiger.

Infine il premio speciale dell’Associazione Forte di Bard per i valori etici e solidali. è stato assegnato alla memoria di Pemba Doma Sherpa, alpinista, prima donna nepalese a salire l’Everest da Nord, fondatrice di un’associazione no-profit volta a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni himalayane. Purtroppo Pemba Doma è scomparsa nella primavera del 2007 dopo aver raggiunto la cima del Lhotse, suo terzo ottomila.

Tutti i premi hanno una dotazione in denaro di 2000 euro, un plus quanto mai gradito visto che altri riconoscimenti, tra i quali lo stesso Piolet d’or, non prevedono assegni.

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