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Era stato tutto preparato alla perfezione per la prima edizione del Bard Boulder Contest. Roberta Puliti, presidente dell’Associazione sportiva di Arnad “Topo pazzo climbing” ci aveva messo l’anima per organizzare l’evento e mostrare una ennesima possibilità “turistica” agli amministratori dei comuni di Arnad e Bard e della Regione Valle d’Aosta.

Alla conferenza stampa di venerdì 18, Roberta aveva chiesto una preghiera collettiva per un intervallo libero dalla pioggia, e le preghiere devono aver pesato, visto che l’evento si è svolto nell’unica giornata di sole della settimana. La gara è stata solo in parte penalizzata dal maltempo della vigilia che ha scoraggiato alcuni degli atleti pre- iscritti, a raggiungere Arnad per le qualificazioni di sabato 19 aprile. Il raduno internazionale di arrampicata su massi ha visto comunque la partecipazione di un centinaio di sassisti provenienti da Piemonte, Lombardia, Francia e Valle d’Aosta.

Venerdì 18 aprile ad inaugurare l’evento c’era il “mito” Patrick Edlinger, ricordato anche nel museo del Forte di Bard nella sezione dedicata al Cervino. Accanto a lui il biellese Alberto Gnerro, tra i migliori climber del momento: a lui e a Marzio Nardi si deve la scoperta dell’area boulder di Arnad. «Ho cominciato a venire qui nell’89 – ha raccontato Gnerro – scoprendo alcune vie tra le più dure in Italia. Il Bard boulder contest, grazie ad un’opera accurata di ripulitura, riporta in auge la zona, che era stata coperta da troppa vegetazione». A lui e a Patrick Edlinger sono andati i due premi speciali “Cassin Dahu” che ha premiato anche l’associazione “Topo pazzo climbing”, l’associazione Forte di Bard e l’Aiat locale per il supporto dato alla manifestazione. 

Undici i maschi e sei le femmine che sono riusciti a conquistare un posto alla finalissima, disputatasi nella Piazza d’Armi del Forte di Bard in notturna, sabato sera. Oltre 350 persone hanno seguito le appassionanti sfide sulle due pareti artificiali di roccia montate per l’occasione.

Sul podio femminile si sono piazzate, al primo posto Giulia Giammarco  seguita, al secondo e al terzo, rispettivamente da Stefania De Grandi e da Giovanna Pozzoli . Per la categoria maschile  primo posto per Alessandro Catalano, davanti a Marco Gualtieri, secondo, e a Paolo Leoncini.

I sei atleti premiati si sono suddivisi il montepremi in palio di 3.600 euro: al primo classificato di ogni categoria sono andati 800 euro, al secondo 600 euro, al terzo 400 euro.

Solo un valdostano, Davide Frachey di Issime, è riuscito a entrare in finale, senza però arrivare sul podio. A dominare, ancora una volta, sono stati i forti sassisti del torinese e del lecchese, ma il ghiaccio è rotto e l’area boulder di Arnad aspetta di essere frequentata anche dai locali.

L’evento è stato promosso dall’Associazione sportiva “Topo pazzo Climbing” di Arnad, dal punto vendita Il Paretone e dalla Cassin S.r.l. in collaborazione e con il contributo dell’Assessorato regionale al Turismo e allo Sport della Regione Autonoma Valle d’Aosta, dell’Associazione Forte di Bard e del Comune di Arnad.

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