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La Val di Fiemme lancia la terza edizione del Trofeo Passo Pampeago. Il prossimo 21 settembre porte aperte agli scalatori del ciclismo, con Pendenze fino al 16% e il Latemar sullo sfondo.

Per il terzo anno consecutivo l’Alpe di Pampeago in Val di Fiemme sale all’onore delle cronache delle due ruote con il Trofeo Passo Pampeago. Si tratta di una cronoscalata di 10,5 km complessivi con start dal centro del paese di Tesero, il transito per Stava e poi su in direzione Pampeago, con sullo sfondo le impressionanti, per maestosità e bellezza, cime della catena del Latemar. Il dislivello di gara è di 1.019 metri e i concorrenti – che potranno gareggiare sia in bici da strada che in mountain bike – chiuderanno le loro fatiche al passo a circa 2000 metri, dopo aver affrontato tratti anche al 16% di pendenza, ma la media non va oltre il 10%.

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Trofeo Passo Pampeago 2013 

Anche quest’anno alla manifestazione organizzata dall’US Litegosa di Panchià, in collaborazione con lo Ski Center Latemar, saranno presenti nomi di spicco, quali Alessandro Magli e Ilse Pertoll, vincitori due anni fa. Nella passata edizione furono Jarno Varesco e Claudia Wegmann a piazzare il proprio sigillo.

Le iscrizioni al 3° Trofeo Passo Pampeago sono aperte ai tesserati FCI, enti della consulta e non tesserati in possesso di tessera giornaliera. Dovranno essere regolarizzate entro le ore 20.00 di venerdì 19 settembre attraverso l’apposito modulo predisposto sul sito dell’organizzazione. In alternativa ci si potrà iscrivere a mezzo sistema informatico federale (fattore K). La quota di iscrizione è di € 15,00 euro. Info su www.latemar.it.

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Trofeo Passo Pampeago 2013

La storia di questa “scalata” si tinge anche di rosa con il Giro d’Italia che nel 2012 proprio al Passo Pampeago, asfaltato per l’occasione, chiudeva la tappa numero 19 partita da Treviso. Ma andando indietro nel grande libro della corsa a tappe italiana, ecco spuntare il memorabile duello Pantani-Tonkov nel 1998 all’Alpe di Pampeago dove il russo ebbe la meglio, anche se il Giro poi andò al Pirata. L’anno successivo Pampeago fece ancora rima con Pantani, stavolta protagonista incontrastato, mentre nel 2003 toccò al trentino Gilberto Simoni sfoggiare colpi da grimpeur di classe in salsa dolomitica.

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