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L’Eurodeputato del PPE (Partito Popolare Europeo), Antonio Cancian assieme al presidente della Fondazione Vajont e Sindaco di Longarone Roberto Padrin e l’assessore all’Ambiente e Politiche Europee del Comune di Vajont Fabiano Filippin, il Sindaco di Erto e Casso, Luciano Pezzin hanno presentato ieri a Conegliano le iniziative che saranno organizzate a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo (4 e 5 novembre) in occasione del 50° anniversario dalla tragedia del Vajont e che saranno caratterizzate da una mostra ed un convegno sull’energia per ricordare ed implementare il dialogo tra le parti in materia di energia e ambiente.

La tragedia del Vajont, che ebbe luogo la notte del 9 ottobre 1963, fu provocata da una frana distaccatasi dalle pendici del monte Toc. Questa provocò 1910 vittime, di cui 1450 residenti nel Comune di Longarone, dove furono distrutte anche 895 case e 205 aziende.

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Queste le parole dell'On. Antonio Cancian:

«L’Europa non vuole dimenticare questa tragedia ed in occasione di questo anniversario sono state predisposte al Parlamento Europeo nelle giornate del 4 e 5 novembre numerosi appuntamenti informativi e di confronto tra cui una mostra sul Vajont ed un convegno sull’energia che vedrà protagonisti anche i gruppi Enel ed Edison. E’ un segnale molto importante quello che viene dall’Europa. La tragedia del Vajont, a 50 anni di distanza, è stata ricordata prevalentemente in ambito locale e con questa iniziativa organizzata con la Fondazione Vajont abbiamo portato all’attenzione dell’Unione Europa questo drammatico momento che sarà ripercorso attraverso una puntuale installazione grafica.

Il 50° anniversario dalla tragedia del Vajont sarà anche l’occasione per confrontarci sul tema dell’energia nel convengo (in programma il 5 novembre) “Common European Energy Policy: increasing competitivness, safeguarding environment, addressing security and ensuring safety”. Le tematiche energetiche sono al centro dei lavori della Commissione Europea ed interessano in particolar modo l’Italia ed il nord del paese dove è presente la più alta concentrazione industriale.

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Al convegno, che ho fortemente promosso e avrò il piacere di moderare, sono stati invitati commissario europeo per l’energia Gunther Oettinger, il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ed i rappresentati di Enel e Edison. Quando si parla di energie bisogna farlo progredendo su due binari paralleli da cui non si può prescindere. In primo luogo è opportuno individuare e sviluppare sistemi di approvvigionamento che permettano all’Italia di essere il più possibile autosufficiente. Soltanto attraverso una maggiore autonomia energetica si potranno contenere i costi per le famiglie e le imprese.

Quindi, l’autonomia è indispensabile per scongiurare una continua impennata dei prezzi derivante da una condizione di dipendenza. Il mondo imprenditoriale ed industriale italiano, ad oggi, sconta una tariffazione eccessiva rispetto ad altri paesi europei che altera il mercato della concorrenza e pone le nostre industrie in una situazione di svantaggio. Lo sviluppo energetico, tuttavia, non può prescindere dal concetto di sicurezza per i cittadini ed i territori ed è altresì necessario prendere decisioni drastiche per ridurre le emissioni e mitigare i cambiamenti climatici. Nei prossimi anni saranno necessari enormi investimenti nel nostro Paese per preparare l’infrastruttura energetica di oggi e del futuro».

Roberto Padrin ha invece sottolineato come:

«Poter presentare all'Europarlamento la catastrofe del Vajont rappresenta una straordinaria opportunità per divulgare in tutta Europa la conoscenza delle dimensioni catastrofiche della tragedia che ha colpito le nostre comunità la notte del 9 ottobre 1963. Sarà l'occasione per lanciare un messaggio da farne un monito perenne ai tentativi di sopraffazione quando l'uomo si confronta con la natura, facendo prevalere la logica del profitto, rispetto alla
sostenibilità del rapporto uomo/natura».

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