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Oltre 800 reperti sono giunti a Trento da 72 musei italiani e esteri per la grande mostra evento “Le grandi vie delle civiltà” che sarà inaugurata il 1 luglio alle ore 19. Le casse con gli oggetti provenienti dalla Valle d’Aosta sono state aperete proprio ieri, giovedì 23 giugno 2011: tra i più preziosi, il busto in argento del II – III secolo d.C raffigurante Giove ritrovato sul passo del piccolo San Bernardo. La scultura era posizionata in un tempio e doveva proteggere le truppe di soldati che passavano il valico.
 
Sarà una rassegna che offrirà molti spunti di riflessioni. Le grandi vie della nostra civiltà si proiettano a velocità impressionanti negli spazi sconfinati del mondo globale, tracciato dalla rete invisibile del Web e dalle rotte degli aerei. Quelle dell’antichità sono cadenzate dal passo lento dei piedi, degli zoccoli, dalle ruote dei carri e dalle navi sospinte dal vento. Sono fatte di viaggi avventurosi di pionieri, coloni, mercanti, guerrieri, schiavi e spose, ma anche dai voli irrefrenabili della mente dell’uomo, dalla sua capacità di esplorare, sperimentare, inventare e comunicare.
 
Le vie delle civiltà sono i percorsi intricati e sorprendenti seguiti nel tempo da materie prime, saperi, dallo stile di vita e dalle credenze magico-religiose. Si rispecchiano negli indumenti e negli ornamenti, negli strumenti di lavoro e di guerra, nelle dimore e nei templi, in “che cosa e come” si mangia e si beve, in usanze, gesti, simboli, immagini e parole.
 
"Le vie delle civiltà si insinuano nell’anima, ma arrivano fino nelle “viscere”" sottolineano i curatori della mostra "Vino e olio con i mercanti greci, etruschi e romani hanno raggiunto i popoli del Nord, condizionando costumi alimentari e lo stile di vita delle aristocrazie. Oggi, pizza, spaghetti, sushi e kebab, al seguito di immigrati, si sono diffusi nel mondo e i loro sapori e odori pervadono le nostre strade, influenzando la nostra esistenza quotidiana. Lo stile di vita è l’esito dell’interazione dell’uomo con la natura e con i propri simili".
 
L'esposizione resterà aperta sino al 13 novembre 2011.

Alcuni numeri della mostra:

  • 800 oggetti;
  • da 72 musei e soprintendenze, 52 italiani e 19 stranieri;
  • esposti in 18 sale del Castello del Buonconsiglio;
  • su una superficie di 1800 meri quadrati;
  • 80 gli studiosi coinvolti nel catalogo della mostra, curata da Franco Marzatico, Rupert Gebhard e Paul Gleirscher.
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