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La poca neve sulle Alpi non scoraggia chi da tempo ha puntato su iniziative culturali. È proprio di questi giorni la notizia della collaborazione avviata dal Comune di Etroubles, noto per aver allestito un percorso museale a cielo aperto, con il comune elvetico di Martigny e la “Fondation Gianadda” per sviluppare un progetto in favore dell'arte.

Nel paese valdostano è già attivo dal 20 maggio 2005 “A Etroubles avant toi sont passes…”, itinerario artistico costituito dalle opere di 18 tra scultori e pittori di fama internazionale, tra i quali i valdostani Franco Balan, Chicco Margaroli, Giulio Schiavon e Siro Viérin, e  ben presto, dopo le feste natalizie, cominceranno i lavori di ristrutturazione della palestra municipale per creare una sala conferenze, spazi di documentazione relativi ai due versanti delle Alpi e spazi espositivi per la realizzazione di eventi.  Già prevista per maggio 2007 una mostra dedicata allo scultore Auguste Rodin,con opere prestate dalla Fondation Gianadda e il coinvolgimento del Museo Rodin di Parigi.

Massimo Tamone, sindaco di Etroubles, spiega: "Il legame con la Fondation Gianadda, che conta 450mila visitatori all’anno, è un’ottima occasione per rilanciare le iniziative anche nella valle italiana del Gran San Bernardo. Grazie a questo rapporto amichevole già adesso abbiamo la possibilità di esporre gratuitamente i manifesti del nostro itinerario artistico nel piazzale della Fondation, a Martigny: un’ottima pubblicità. Da tempo abbiamo capito l’importanza  di creare un turismo su tutto l’anno e per questo (complici i cambiamenti climatici) abbiamo dirottato gli investimenti dalla neve agli aspetti culturali".

In questi giorni infine Etroubles è diventato anche un set per alcune riprese del film “Guido Magnone, la voie des sommets”. Guido Magnone, torinese di nascita, trasferitosi giovanissimo in Francia, dove frequentò l’Accademia delle Belle Arti di Parigi. è stato oltre che scultore anche tra i maggiori protagonisti dell’alpinismo degli anni Cinquanta. Compagno di Lionel Terray, ha legato il suo nome al Fitz Roy, allo Jannu e al Makalu, nonché a vie sul Bianco, tra cui la Ovest del Dru. A Etroubles si trova il suo bronzo “Genio della montagna”, scappato dalle cavità della montagna per illuminare le menti dei visitatori del borgo. Da poco ha dato alle stampe la sua autobiografia “Sculpteur des sommets”.

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