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Questo libro completa la serie di libri sui Poli che Cda&Vivalda ha dedicato alle celebrazioni dell’Anno Polare Internazionale conclusosi ufficialmente alla fine di dicembre 2008 ma che sarà completato da una serie di incontri e manifestazioni nel corso del 2009-
Nel regno della tormenta  racconta la incredibile storia di sopravvivenza di cui fu protagonista l’australiano Douglas Mawson, capo della Australasian Antarctic Expedition (1911-13). La spedizione, che operava nello stesso periodo della missione tragica del Polo Sud di Robert Falcon Scott,  aveva lo scopo di esplorare i territori ignoti tra capo Adare e Gauss Berg e compiere una serie di esperimenti e rilevamenti scientifici.

La prefazione di Sir Edmund Hillary

Approdati sulla costa antartica nella baia (fino ad allora ignota) detta Commonwealth Bay, i membri della spedizione costruirono i quartieri per trascorrere i mesi del lungo inverno polare. All’inizio dell’estate, tre squadre si mossero in direzioni diverse. Quella al comando di Mawson, che oltre al capo spedizione comprendeva l’inglese Nittis e lo svizzero tedesco Mertz (i due membri responsabili degli husky groenlandesi da traino) si diresse con slitte e cani in direzione sud-est, addentrandosi in territori sconosciuti.

Dopo circa un  mese di marcia Nittis scomparve in un crepaccio con quasi tutti i viveri, la tenda, gran parte dei cani e dell’attrezzatura. Mawson e Mertz si trovavano a 315 miglia dal campo, senza poter contare su depositi intermedi. Avevano viveri per dieci giorni, un fornello e del cherosene, una slitta e sei cani. Il ritorno fu una vera e propria agonia. Dovettero ucidere i cani per cibarsene, ma Mertz morì per via di una forma di avvelenamento. Rimasto solo, Mawson riuscì  a mantenersi in vita e a rientrare al campo gravemente debilitato e allo stremo delle forze. Nel frattempo la nave che era tornata a prendere la spedizione era stata costretta a ripartire per non  restare intrappolata tra i ghiacci. Mawson e i compagni rimasti furono costretti a trascorrere un altro inverno nei quartieri invernali, prima di essere tratti in  salvo.
La parte centrale del libro è dedicata all’odissea di Mawson e alla sua incredibile sopravvivenza.

Oggi si ritiene che Mertz sia rimasto vittima di una gravissima forma di avvelenamento (ipervitaminosi da vitamina A): sappiamo, ma non lo si sapeva allora, che il fegato degli husky contiene dosi mortali di vitamina A.

L'autore
Lennard Bickel, nato nel 1923, giornalista e autore di testi scientifici per l'Australian Broadcasting Corporation, è stato il solo giornalista australiano inviato ad assistere all'allunaggio dell'Apollo II dal sito del lancio, nel 1969. Autore di numerosi libri, soprattutto biografie o racconti di episodi rilevanti ma poco conosciuti della storia delle esplorazioni, è stato insignito dell'Ordine di Mark Twain per la sua biografia di Norman Borlaug, lo scienziato umanitario Premio Nobel per la Pace 1970.

InfoLibro
collana “Le Tracce”
diretta da Mirella Tenderini
Cda&Vivalda Edtori, Torino
200 pagine, € 19,50

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