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Due mostre celebrano, al di qua e al di là del confine italo-francese, quello che è stato proclamato Anno internazionale delle acque. Le « mostre trasfrontaliere » sono state promosse, nel contesto di un progetto di cooperazione internazionale, dal Museo comunale « La Terra e la Memoria » di Pigna (IM) e dal Museo dipartimentale « Musée des Merveilles » di Tenda (Alpes-Maritimes). Il filo conduttore è stato individuato nel tema « L’uomo e l’acqua nelle Alpi Meridionali ». A Pigna, oltre al museo comunale, la Regione Liguria, la Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico della Liguria, la Provincia d’Imperia, la Prefettura d’Imperia, la Comunità Montana Intemelia, le Terme di Pigna, il Centro di Ricerca e di Conservazione dei Musei della Francia e il Museo di Storia Naturale di Parigi hanno collaborato alla realizzazione della mostra « L’acqua racconta », incentrata sugli aspetti storici e naturalistici dei corsi d’acqua della Val Nervia. Il percorso espositivo, dunque, si sofferma sull’idrografia della valle, sugli antichi usi e regolamenti dell’irrigazione e della pesca, sullo sfruttamento dell’energia idraulica – dai primi mulini alla costruzione della diga di Tenarda – e, naturalmente, sulle acque termali di Pigna. Al Museo delle Meraviglie il Consiglio generale delle Alpi Marittime, il Comune di Tenda, il Laboratorio dipartimentale di preistoria del Lazaret, l’A.D.E.V.R.E.P.A.M. (Association pour le Développement et la Valorisation de la Recherche Préhistorique dans les Alpes-Maritimes), l’Università di Pisa e il Museo di Storia Naturale di Parigi hanno patrocinato, invece, la seconda esposizione, quella che ha come tema i culti dell’acqua in epoca preistorica e storica. Tra gli argomenti più interessanti trattati, segnaliamo, in ordine sparso, le incisioni del Monte Bego, le manifestazioni di religiosità preistorica nelle caverne (nella spettacolare arma Pollera nel Finalese, ad esempio, o nell’arma del Cupà in Val Pennavaire) e alcuni particolarissimi luoghi di culto cristiano, come Notre Dame des Fontaines a Briga, Notre Dame de Valcluse a Auribeau sur Signe, Saint Arnoux nelle « gorges du Loup », Santa Lucia a Vallier de Thiey o a Villars sur Vars. Per motivi di (mio) bieco campanilismo l’immagine che pubblichiamo è una fotografia d’epoca dell’interno di un’altra chiesa dedicata a Santa Lucia, il santuario rupestre di Toirano, un altro palese esempio di antico culto delle acque, anch’esso rappresentato all’interno dell’esposizione. In questo caso l’edificio religioso è stato ricavato all’ingresso di un’ampia caverna, al cui interno sgorga una fonte tradizionalmente considerata miracolosa. Prendiamo fiato, infine, per elencare – in rigoroso ordine alfabetico – tutti i componenti del popoloso comitato scientifico: Cristoforo Allavena, Luciano Livio Calzamiglia, Emmanuel Desclaux, Annie Echassoux, Christiane Eluere, Giusi Gradoli, Renata Grifoni Cremonesi, Giampiero Laiolo, Henry de Lumley, Nathalie Magnardi, Pierre Machu, Livio Mano, Jean-Pierre Mohen, Massimo Ricci, Frédéric Serre, Luc F. Thevenon, Carlo Tozzi, Roberto Trutalli. Le due mostre, inauguarate lo scorso 28 giugno, rimarranno aperte fino al 29 settembre.



Musée des Merveilles – Tende

Internet : www.museedesmerveilles.com

E-mail : musee-merveilles@cg06.fr

Telefono : 0033 493043250



Museo di Pigna

Telefono : 0184 241016







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