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Alta Valtellina. Dopo aver premiato, domenica 30 gennaio, le ragazze salite sul podio del Super G femminile mondiale, con Lucia Recchia splendida medaglia d’argento, il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha atteso ad altri e per lui più consoni impegni professionali.

Il vulcanico ed esigente critico è arrivato in Valtellina anzitutto per la promozione della mostra “Galleria Aprica”, interamente dedicata al mondo dello sci e ospitata alla Torre Alberti di Bormio fino al 13 febbraio.



Dal palco di piazza del Kuerc dove alcune delle opere sono state esposte per l’occasione, Sgarbi ha sottolineato l’importanza del connubio tra arte e sport: “Aprica e Bormio, due importanti realtà turistiche e sciistiche, si sono unite ed hanno legato lo sci all’arte figurativa, un’idea importante che nell’ambito di un evento di questa portata acquisisce ancora più spessore. Sono lieto di aver selezionato le opere più convincenti”.

L’esposizione è frutto del sodalizio tra i comuni di Aprica (dove soggiornano e si allenano sulle piste del nuovo Baradello le 28 cosiddette small nations) e quello di Bormio, in cui si disputano le gare maschili.



Lo stesso Sgarbi aveva selezionato qualche settimana fa nella località orobica i venti quadri esposti tra i sessanta che gli allievi dell’Accademia di Brera hanno realizzato fra il 1994 e il ’96 per il comune di Aprica, promotore dello Ski Style Contest, un’originale competizione di sci che premia lo stile anziché la velocità.



Nessuna classifica da stilare in questo caso, ma caso mai l’approfondita esegesi pittorica delle opere, che Sgarbi non mancherà di fare per quanti visiteranno la mostra. Magari dopo aver applaudito qualche altra medaglia italiana o essersi consolati sciando nella Magnifica Terra o a Santa Caterina Valfurva.







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