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A proposito di monti, parliamo del monte Olimpo, che anche se non fa parte delle Alpi, corre i medesimi rischi di tante nostre alture. La residenza degli dei – e tutt’oggi paradiso naturalistico – è in pericolo. E non per la dipartita di Zeus o roba del genere, ma per la minaccia proveniente dalla probabile costruzione di una strada larga 10 metri e lunga 13 chilometri che dovrebbe inerpicarsi su per il pendio e condurre verso un nuovo centro sciistico.



I gruppi ambientalisti e i residenti sono preoccupati per la decisione di ampliare e asfaltare una strada, per ora in terra battuta e che conduce al Centro militare di addestramento alpino di Vrysopoules. Inoltre parte dell’area in cui dovrebbe sorgere il nuovo serpentone d’asfalto rientra nell’ambito del programma di protezione ambientale denominato ‘Natura 2000’.



“A nessuno – chiede retoricamente Costas Tsipiras, ingegnere e responsabile della sezione ellenica dell’organizzazione ambientalista Mountain Wilderness – verrebbe mai in mente di aprire una banco per la vendita di salsicce sulla spianata dell’Acropoli ad Atene. E allora perché pensare di aprire una stazione sciistica sull’ Olimpo?”.



E’ cosa certa che nessuno resterà a guardare: intanto oltre 300 personalità internazionali – tra cui anche lo scrittore Umberto Eco – hanno firmato un appello per la salvaguardia della montagna, dal momento che è presumibile che la strada sia non altro che la punta dell’iceberg. Nell’attesa di vedere quel che succede, si sa che presto la questione finirà sui banchi del Parlamento europeo.

fonte: www.ticinonline.ch







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