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Oliviero Bosatelli è il vincitore della decima edizione del Tor des Géants®. Il gigante bergamasco, portacolori del Team E-Rock, ha tagliato il traguardo di Courmayeur questa mattina all’ora di pranzo, chiudendo la propria fatica in 72 ore 37 minuti e 13 secondi.

Bosatelli, 50 anni, vigile del fuoco, si è concesso il bis al TOR dopo la splendida vittoria del 2016. Ad attenderlo, per celebrare l’evento, la moglie Nadia con una torta e due candeline che “Braccio di ferro”, così è soprannominato dal suo fan club, presente come sempre numeroso all’arrivo, ha spento con l’ultimo fiato rimasto in corpo, visibilmente commosso.

Si è concluso così lo splendido viaggio di Bosatelli, al Jardin de l’Ange, condotto in maniera molto accorta nella prima parte di gara: per i primi 100km è rimasto “a ruota” dei battistrada Franco Collé e Peter Kienzl, entrambi poi costretti al ritiro dopo la prima notte di corsa per problemi fisici. Alla base vita di Donnas, appena prima del giro di boa del percorso, la svolta: il “Bosa” entra secondo, dietro il francese Romain Olivier, grande protagonista di questo decennale, ma si ferma solo un quarto d’ora ed esce dal punto di ristoro al comando. Da lì in poi, ingranata la quarta, nonostante un ginocchio dolorante e altri acciacchi vari, non si è più voltato indietro.

Ha provato a dargli filo da torcere, fino a due terzi di gara, il canadese Galen Reynolds, capace di ridurre il suo distacco ad un’ora soltanto, alla base vita di Valtournenche, per poi essere costretto a rallentare ieri a causa di grossi problemi respiratori. Ora è atteso a Courmayeur nel pomeriggio, viaggia con un ritardo di quattro ore dal leader della corsa. Al terzo posto il francese Romain Olivier, in recupero con un distacco che si attesta a un’ora da chi lo precede.

Al femminile resta sempre al comando una strepitosa Silvia Trigueros Garrote, settima in posizione generale, con un vantaggio di svariate ore su Jocelyne Pauly, seconda, e Sonia Furtado, terza. Il suo arrivo è previsto all’alba di domani, giovedì 12 settembre.

Le dichiarazioni all’arrivo
Ho rischiato due volte di ritirarmi – ha spiegato Bosatelli all’arrivo – la prima notte a causa di un occhio appannato, il destro, e poi in seguito per una brutta bronchite e la conseguente difficoltà a respirare. Abbiamo tutti patito il grande freddo della prima notte in particolare”. Il campione bergamasco ha stretto i denti e ha continuato la sua gara cocentrandosi su ogni singolo metro da percorrere. “Ho capito che avrei vinto veramente solo qui, sul traguardo: molte persone ieri mi hanno detto che avevo un gran vantaggio ma io non ci ho creduto fino alla fine”.

Bosatelli raggiunge quindi Franco Collé nell’albo d’oro della manifestazione con due vittorie, senza però migliorare il proprio personale (69h16’19”) fatto segnare nell’edizione del record di Javi Dominguez Ledo (67h52’15”), nel 2017, quando giunse secondo.

Un passato nella corsa e nella maratona – si è “convertito” ai trail solo da qualche anno – Bosatelli ha subito inanellato risultati di prestigio: dal secondo posto all’Orobie Ultra Trail nel 2015 alla vittoria, sempre alla OUT, nel 2016, passando per la vittoria al TOR nel 2016 e a quella nel 2017 al Tor des Châteaux, fino al secondo posto sempre al TOR nel 2017 (lo scorso anno invece ha chiuso al quarto), mentre quest’anno è stato protagonista alla Südtirol Ultra Skyrace 2019 – Ultra Skyrace, conclusa sul gradino più basso del podio.

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