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Inaugurato e aperto al pubblico il Forte di Bard: oltre 1000 i visitatori domenica 15 gennaio. Dopo oltre un decennio di lavori di recupero e restauro, la fortezza, nota per aver contrastato la discesa di Napoleone Bonaparte nel 1800, si avvia a diventare “il nuovo polo culturale delle Alpi occidentali”.

Il forte fu costruito tra il 1830 e il 1838, ma cenni a fortificazioni sono riportate nei documenti dell’epoca di Teodorico (VI secolo). La particolare orografia del luogo permise, nel corso dei secoli, il controllo del passaggio lungo la strada principale della Valle d’Aosta.



Nel maggio del 1800 la fortezza ebbe il suo momento di gloria: la guarnigione di 400 croati dell’esercito austro-piemontese sbarrò la strada a Napoleone per due settimane. Le truppe francesi furono costrette ad aggirare l’ostacolo attraverso il soprastante Colle di Albard, come riferisce Stendhal nelle Memorie di Henry Brulard. Ricostruito sotto il regno di Carlo Alberto, fu nuovamente sede di guarnigione militare e nel 1831 ospitò anche il giovane tenente del Genio militare Camillo Benso di Cavour. Dalla fine dell’Ottocento al 1975 fu adibito a polveriera militare.



Il Forte di Bard riapre con una mostra olimpica e il Museo delle Alpi e con una serie di immobili già ristrutturati. Il tutto ha richiesto un investimento di circa 70 milioni di euro in sei anni. La mostra olimpica ‘Alpi di sogno’ (fino al 17 settembre 2006), è inserita nel programma delle Olimpiadi della Cultura legate ai Giochi Olimpici invernali Torino 2006. L’esposizione si propone di avvicinare il pubblico alle diverse forme di rappresentazione del paesaggio alpino e della montagna, attraverso una selezione di circa 70 opere realizzate dai primi anni del XIX secolo fino ai giorni nostri.



Le opere provengono da musei e collezioni pubbliche dell’arco alpino occidentale: Piemonte, Valle d’Aosta, Savoia, Isere, Cantone e Repubblica di Ginevra, Cantone di Vaud e Vallese. Curata da Giuseppe Garimoldi, la mostra è articolata in cinque sezioni incentrate sulle peculiarità della montagna: la storia, il valico, la valle, il pascolo e la montagna alta.

Il Museo delle Alpi è dedicato alla montagna nelle sue molteplici dimensioni. Attraverso un percorso dal forte impatto scenografico, il visitatore compie un viaggio ideale accompagnato dal naturalista, dallo storico, dal geografo e dall’antropologo.



Di prossima apertura gli altri musei: il Museo dei Ragazzi, il Museo del Forte e delle Fortificazioni, e il Museo delle Frontiere, nonché la Sala del tempo, lo spazio ‘Vallée Cultura’ e quello dedicato ai ‘Temi contemporanei delle Alpi’.

l progetto di riqualificazione ha interessato anche l’antico borgo medioevale, dove alcuni edifici sono stati recuperati all’antica bellezza e destinati ad ospitare attività culturali e commerciali.

Oriana Pecchio





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