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La XXIII edizione di Sondrio Festival, in programma dal 5 al 10 ottobre, è pronta al via con una serie di importanti novità apportate dall’organizzazione di Assomidop, l’ente formato da Comune di Sondrio, Club Alpino Italiano, Consorzio BIM dell’Adda, Parco Nazionale dello Stelvio e Parco delle Orobie Valtellinese che dal 1998 allestisce nel capoluogo valtellinese la prestigiosa rassegna internazionale di documentari sulle aree protette.

Anzitutto, la presenza di Marcia Theóphilo, la poetessa brasiliana paladina della Foresta Amazzonica che figura tra i candidati al Premio Nobel per la letteratura, in assegnazione a dicembre, e  sarà protagonista di una delle serate del festival. La Theóphilo, che vive in Italia dal 1971 ed è perfettamente bilingue, ha cantato nei suoi libri la natura selvaggia, le genti e i miti della regione amazzonica e da anni combatte appassionatemente per preservarne la ricchezza ambientale e culturale.  Ha pubblicato racconti, saggi ed undici volumi di poesia, tra cui “I bambini giaguaro” (1996), “Amazzonia respiro del mondo” (2005) e “Amazzonia madre d’acqua” (2007).

“Sondrio Festival si ripropone all’attenzione generale – dichiara l’assessore alla cultura Marina Cotelli, presidente di Assomidop – in una dimensione ancora più internazionale, grazie alla partecipazione di una scrittrice che ha fatto dell’impegno ambientale la sua bandiera e che siamo onoratissimi di poter ospitare con il suo messaggio appassionato in di difesa della natura.

Anche quest’anno il festival prevede un coinvolgimento diretto dei ragazzi delle scuole, che però si cimenteranno con un mezzo espressivo diverso: la televisione. Sotto la guida del regista Enzo Meli (tra i fondatori delle tv private in Italia) alcuni alunni delle scuole medie ed elementari di Sondrio daranno vita in apposite aule didattiche alla realizzazione di un vero e proprio format televisivo sui temi della natura e dell’ambiente.

Fulcro del festival sarà la rinnovata Piazza Garibaldi, in pieno centro cittadino, dove verrà allestita una tensostruttura più ampia capace di accogliere 380 spettatori per sera. All’interno di essa saranno proiettati gli undici documentari finalisti e troverà spazio anche una mostra permanente sull’attività di parchi e riserve.

Locandina del festival

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