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Se l’industria tessile biellese soffre il momento di crisi, l’Agenzia Lane d’Italia rilancia la sfida al mercato globale mediante un progetto che recupererà 40 mila chili di lana locale.

La razza ovina Biellese ha notevoli attitudini alla produzione di carne e lana. Allevata con il metodo transumante, con salita estiva in alpeggio e periodo invernale in ovile, questa razza conta oggi circa 10.000 capi. Da non dimenticare i greggi dei pastori vaganti, che trascorrono il periodo invernale utilizzando zone marginali, con un’importante opera di riqualificazione ambientale.

Il vello della Biellese è bianco a bioccoli conici, ottimo per filati e cardati ordinari; una pecora arriva a produrne circa 2 – 3 Kg all’anno. Per recuperare e valorizzare questa risorsa, l’Agenzia Lane d’Italia, con sede proprio a Biella, ha messo a punto un progetto per recuperare 40 mila chili di lana per trasformarla in abbigliamento e in pannelli per l’isolamento degli edifici. Lo stanziamento è di circa 277 mila Euro, erogato da Regione Piemonte e con il contributo di CCIAA di Biella e Vercelli e Provincia di Biella.

L’Unesco ha stabilito che il 2009 sarà l’anno delle fibre naturali: la lana avrà un posto d’onore.

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