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Un po’ “happening” e un po’ competizione sportiva, la 24 ore di mountain bike di Finale Ligure si è rapidamente affermata, fino dalla sua prima edizione, nel 1999, come una delle più importanti manifestazioni europee del suo genere. La gara prenderà il via sabato 28 maggio alle ore 13 e terminerà domenica 29 maggio esattamente 24 ore dopo.



L’evento, ormai, coinvolge migliaia di persone. Alla gara si partecipa in squadre da 4, 8 e 12 componenti (numero chiuso, 200 squadre), che corrono a staffetta o in “solo” (l’iscrizione è riservata a 60 atleti). I biker pedaleranno ininterrottamente per un giorno e una notte, sfidando loro stessi e gli altri concorrenti; tra di essi, campioni fortissimi come Franz Kohlsdorfer, vincitore della categoria singolo per tre anni consecutivi.



L’evento – che come detto si svolge ininterrottamente per 24 ore – regala la magia del night riding che è sicuramente uno degli aspetti più affascinanti della corsa. L’atmosfera dei lecceti finalesi durante la notte e il panorama vista mare sulla costa di Varigotti sono sicuramente alcuni dei punti di forza del percorso, al di là della sua validità tecnica.



Il meccanismo della 24 h si presta sia all’approccio agonistico, sia – forse soprattutto – alla partecipazione con un’attitudine più rilassata (che, inspiegabilmente, in Italia, sembra trovare una certa difficoltà ad attecchire). Ecco, quindi, le squadre dai nomi goliardici e dai costumi improbabili, e una grande voglia di divertirsi anche attorno e prima e dopo la corsa. I DJ che propongono i loro set lungo il percorso, il concerto gratuito di sabato sera, cibo, giochi, sfide e birra allietano i partecipanti, i loro accompagnatori e i numerosissimi spettatori che passano l’intero week-end accampati sui prati dell’altopiano delle Manie.



Si, perché nel 2005 la “24 h” ha rinnovato completamente paddock e percorso, ritornando nella vecchia location nel cuore delle Manie, la vera casa della “24h di Finale”. Il nuovo percorso, di circa 7400 metri, offre un mix di strada bianca e sentiero, con un dislivello di circa 200 metri, che si sviluppa a 300 metri di altitudine a ridosso della costa; è interamente pedalabile. La zona orientale delle Manie era stata devastata dal furioso incendio del 3 settembre 2003: il ritorno dell’allegra invasione dei biker è, a suo modo, un segnale positivo per il recupero di un territorio che aveva subito una ferita quasi mortale.



Info:

https://www.24hfinale.com





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