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Lunedì 5 aprile appuntamento sulle Pale di San Martino di Castrozza (TN) per l'edizione 2010 della Palaronda Ski Alp, gara che punta a diventare una classica dello scialpinismo, giocata in uno degli scenari più affascinanti di tutte le Dolomiti.

La prova quest'anno rappresenta la penultima prova del circuito Coppa delle Dolomiti, oltre ad essere valida quale finale della Coppa Italia di questa suggestiva disciplina. E proprio la Palaronda, coordinata da Mariano Lott, come del resto era capitato lo scorso anno, potrebbe avere già l’onore di decretare il nuovo vincitore del prestigioso circuito, visto che in campo maschile il valtellinese Guido Giacomelli pare proprio non avere avversari: pù aperta la lotta in campo femminile.

All'ombra delle Pale fervono i lavori sul tracciato per la realizzazione di un percorso che lo scorso anno, per motivi di sicurezza, è stato “tagliato”nei passaggi più a rischio. Quest'anno pare possa presentarsi  nella sua versione originale.

Il percorso nei dettagli. L' itinerario parte dal paese, nello scenario delle Pale di San Martino a quota 1470 e si svolge per i primi 500 metri di dislivello parte in pista  parte fuori con una pendenza costante. Dalla località Colverde (stazione intermedia della funivia) ha inizio il tratto più alpinistico ed impegnativo: inizialmente si risalgono alcuni ghiaioni (350 mt di dislivello) per poi imboccare a piedi  uno stretto e ripido canalino (250 mt circa) che sbocca sul margine ovest dell' altopiano delle Pale di San Martino, da qui piccolo strappo fino alla stazione a monte della funivia a quota 2600 mt  (punto di ristoro). Una breve discesa in direzione dell'altipiano passando vicino al rifugio Rosetta e via di nuovo in saliscendi fino a raggiungere lo splendido Passo Pradidali Alto (2710 mt). Da qui ha inizio una bella discesa  (500 mt di dislivello) porta al rifugio Pradidali (punto di ristoro) da dove parte l'ultima ascesa, 400 mt di dislivello in salita fino a raggiungere nuovamente  l'Altopiano delle Pale attraverso il Passo Pradidali Basso per poi tornare verso la funivia e ripercorrere in discesa  lo stesso percorso della salita, prima a piedi, poi con gli sci fino a raggiungere  la stazione a valle della cabinovia del Colverde. Sono 1700 i metri di dislivello. Un tracciato che ha uno spiccato carattere alpinistico (c'è un bellissimo canalone da fare con i ramponi) con tratti ripidi e tecnici e tratti non faticosi nei quali si riesce a riprendere fiato. Le discese sono bellissime e non banali.

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