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Grande successo per la 29^ edizione dell'Ascona Jazz Festival, il festival di musica jazz conclusosi il 30 giugno con le ultime esibizioni a Cannobio, nell'Alto Lago Maggiore.

La nuova formula della manifestazione, ha affermato il presidente del festival Guido Gasparis, ha riscosso infatti un successo superiore a tutte le più rosee aspettative: l'entrata gratuita nei giorni infrasettimanali ha attratto un numero molto maggiore di spettatori rispetto all'edizione 2012, così come dimostrano i numeri (da domenica a giovedì si è registrato un aumento del 40%, e complessivamente più di 80.000 spettatori hanno assistito ai 180 concerti diurni e notturni nell'arco dei 9 giorni di festival).

La formula degli ingressi gratuiti durante la settimana ha anche ravvivato lo spirito di festa e socializzazione della cittadina sul Lago Maggiore, rendendo l'intera operazione molto positiva sia per l'immagine del festival che per quella di Ascona.

Oltre ai concerti gratuiti in piazza, hanno riscosso grande successo anche i concerti speciali organizzati nei tendoni appositamente allestiti: la presenza di star internazionali ha fatto registrare ben tre serate sold out su cinque (quelle con Mario Biondi, Ornalla Vanoni e i Blind Boys of Alabama).

Positivi anche i riscontri sul profilo artistico: il festival, ha affermato il direttore artistico Nicolas Gilliet, ha messo in mostra una bella varietà di gruppi e di generi, dimostrando grande vitalità.

Diverse band – come The Trio, con Mark Whitfield, Roland Guerin e Troy Davis – hanno soddisfatto i palati più esigenti; altre, come The Original Tuxedo Jazz Band (diretta da Gerald French cui è stato assegnato l’Ascona Jazz Award 2013),  United Nations Jazz Band, Blind Boys of Alabama, Robben Ford, o JAB con la bravissima Karima hanno fatto la differenza.
Si tratta, commenta Gilliet, di continuare a proporre, come è sempre stato, un buon mix fra jazz tradizionale e altri generi musicali, abbinando l'intrattenimento alla ricerca della qualità. 

Fra le band più popolari del festival si è confermata in testa alla classifiche l’irresistibile e funambolica Carling Family.
Tenuto conto dei suoi due soli giorni di presenza, la più votata dagli spettatori è stata tuttavia la band del pianista e cantante Uros Perich Perry, che con il suo Tributo a Ray Charles ha convinto tutti e si è aggiudicato l’AET My Choice, il premio del pubblico del festival.

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