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La Giunta Regionale Valdostana affida alla Società Meteorologica Subalpina di Torino, un incarico della durata di sei mesi per la realizzazione di uno studio di carattere generale sui cambiamenti climatici in Valle d’Aosta, con un impegno di spesa di 29.400 euro.

Il ritiro dei ghiacciai è uno degli esempi più vistosi dei rapidi cambiamenti climatici che incombono su tutto il pianeta con conseguenze a livello energetico, economico e paesaggistico.



In Valle d’Aosta oltre al macroscopico arretramento dei ghiacciai, sono arrivati i crolli su montagne simbolo, come il Monte Bianco e il Cervino, avvenuti dopo la torrida estate del 2003 e la carenza di neve di certi inverni, come quello in corso, non mancherà di avere ripercussioni su turismo, agricoltura e riserve idriche.



La Società Meteorologica Subalpina, presieduta da Luca Mercalli, da anni si interessa al clima valdostano. La recente pubblicazione dell’ “Atlante climatico della Valle d’Aosta”, curato dallo stesso Mercalli, ha reso disponibili i dati relativi al clima, raccolti in epoche antiche e recenti. “Questo nuovo studio – spiega Luca Mercalli – per certi versi è la prosecuzione dell’atlante climatico. La differenza è la chiave propositiva e applicativa; cioè si cercherà, con le attuali conoscenze sugli scenari climatici attesi nei prossimi decenni, di fornire linee guida al mondo economico e amministrativo della Valle, per fare, nei limiti del possibile, scelte opportune e che guardino al lungo periodo. I settori considerati con particolare riguardo saranno turismo, agricoltura, produzione e consumo di energia, risorse idriche”.

Il lavoro verrà concluso a inizio estate e presentato al pubblico probabilmente in autunno.

Oriana Pecchio