Select Page

“Donnafugata”: è il nome dell’ascesa a firma dell’italiano Christoph Hainz e dell’amico svizzero Roger Schäli. Con 26 tiri di corda per una salita verticale di 900 metri con un grado di difficoltà pari a 7A/A2, i due hanno aperto una nuova via sulla parete sud della Torre Trieste nelle Dolomiti. Con la “Donnafugata”, Hainz e Schäli portano così a termine il loro progetto, ossia una trilogia sulla roccia del “Civetta” iniziata con la parete Nord e proseguita con la Torre Venezia.



Raggiungono davvero un bel traguardo i due atleti di punta del team AlpinExtrem Salewa e non nascondono fatica e soddisfazione: “I primi tiri di corda – racconta Hainz – sono stati piuttosto facili… le vere difficoltà le abbiamo riscontrate nella seconda parte della salita”. Difficoltà giustificate, perché data la durezza della parete, è stato necessario attrezzare la via con un notevole numero di chiodi.

“In cinque giorni – ha continuato a raccontare Christoph – grazie anche ad una condizione atmosferiche ideale, siamo riusciti a salire due terzi della parete. L’ultima notte abbiamo bivaccato a cento metri dalla cima, e la mattina dell’ 8 settembre abbiamo fatto colazione in vetta”.



Curiosità: pare che la coppia Salewa Christoph Hainz e Roger Schäli ha battezzato la via “Donnafugata” nel senso letterale di “donna in fuga”; ma dubbio resta: cioè che il nome sia stato ispirato dalla nota casa vinicola siciliana di cui Hainz è un particolare estimatore…







Share This