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Dal 14 aprile, sul sito di Salewa, brand altoatesino di abbigliamento e attrezzatura da montagna, viene lanciato Evolution movie. Il film segue l’evoluzione di Anna Stöhr, per oltre un decennio la dominatrice del bouldering femminile, dalle competizioni in artificiale al completamento di Ali Baba, una impegnativa via multi-pitch in Francia.

Dopo aver lasciato le competizioni nel 2018, la scalatrice austriaca Anna Stöhr era alla ricerca di nuove sfide. Sicuramente ne ha trovata una ad Aiglun, nelle Alpi Marittime francesi, dove la trentunenne ha affrontato e completato Ali Baba (8 tiri, 250 metri, grado 8a+). Il film Evolution racconta il viaggio personale che ha portato una due volte campionessa mondiale di bouldering da un estremo all’altro dell’arrampicata, lasciando le competizioni in artificiale per abbracciare la libertà, la necessaria determinazione e i ritmi caratteristici delle grandi pareti di arrampicata alpina.

  • Titolo: Evolution
  • Online: 14 Aprile 2020, ore 14:00
  • Url: www.salewa.com/anna-stoehr-evolution
  • Durata: 25 minuti
  • Lingua: tedesco (sottotitoli in inglese)
  • Concept: Anna Stöhr
  • Regia e produzione: Alpsolut Pictures, Johannes Mair
  • Riprese: Johannes Mair
  • Footage addizionale: Eggermedia / Alban Egger, Storyteller Labs

Mettere alla prova i propri limiti, sia fisici sia mentali, è qualcosa con cui Anna Stöhr ha fatto i conti fin da ragazzina. Ma la trasformazione di questa scalatrice inizia nella estate del 2018 ed è qualcosa di completamente nuovo anche per lei: dopo quindici anni di agonismo nel bouldering, dove ha raggiunto la vetta della scena internazionale, dominando le competizioni con due titoli mondiali, quattro coppe del mondo, due titoli europei, e innumerevoli podi, anche per i postumi di un infortunio alla schiena, Anna annuncia il suo ritiro.

Durante il film l’atleta Salewa ricorda un episodio di alcuni anni fa, durate un climbing trip in Sardegna. A quell’epoca stava cominciando a meditare sulla sua evoluzione come scalatrice e aveva affrontato le sfide caratteristiche delle vie lunghe: “Ero impressionata da quelle pareti e volevo scoprire se ero in grado di scalarle. Avevo fiducia nelle mie abilità atletiche, ma avevo anche grande rispetto per l’altezza e l’esposizione di queste gigantesche pareti di roccia. Le mie abilità mentali, che ero così brava a usare durante le competizioni, sembravano inutili mentre dondolavo a 100 metri di altezza dal suolo… In quel momento mi diedi l’obiettivo di diventare una scalatrice più versatile.

Insieme al suo compagno, lo scalatore professionista Kilian Fischhuber, si è dedicata a questa sfida cercando nuovi progetti al di fuori delle palestre di arrampicata. Affrontare una via impegnativa come Ali Baba, e riuscire finalmente a completarla, rappresenta un punto di svolta nella vita di Anna. Stava affrontando un nuovo terreno sotto ogni aspetto, passando dai brevi e intensi problemi di bouldering alle lunghe vie verticali di arrampicata alpina. È riuscita a superare la sfida con sè stessa, oltre che con la parete? Il film Evolution mostra in modo emozionante come Anna Stöhr, una climber di livello mondiale, abbia lasciato la propria comfort zone per affrontare le sue paure in una diversa dimensione dell’arrampicata.

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